La protesta contro il caro affitti per studenti universitari si conclude con un'assoluzione.

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Il contesto dell’occupazione
Nel settembre 2023, un gruppo di studenti ha occupato l’ex cinema Splendor di viale Gran Sasso a Milano, dando vita a una protesta contro il caro affitti che affligge gli studenti universitari fuori sede. Questa iniziativa, parte del movimento ‘Tende in piazza’, ha attirato l’attenzione su un problema che colpisce molti giovani che si trasferiscono nella metropoli per motivi di studio. La protesta è stata avviata da Ilaria Lamera, una studentessa che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dell’Ambrogino d’Oro per il suo impegno sociale.
La decisione del tribunale
Il giudice Daniela Clemente, della settima sezione penale del Tribunale di Milano, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Enrico Pavone, dichiarando gli studenti non colpevoli per tenuità del fatto. Questa decisione segna un’importante vittoria per il movimento studentesco, che ha cercato di portare alla luce le difficoltà abitative che molti giovani devono affrontare. L’occupazione del cinema, abbandonato da anni e di proprietà privata, ha rappresentato un simbolo della lotta per il diritto alla casa.
Le dichiarazioni in aula
Durante il processo, una delle attiviste ha rilasciato dichiarazioni spontanee, sottolineando come la protesta abbia stimolato un dibattito politico significativo sia a livello locale che nazionale. La questione degli affitti e della disponibilità di spazi abitativi per gli studenti è diventata un tema centrale nel discorso pubblico, evidenziando la necessità di politiche più inclusive e sostenibili. La protesta ha messo in evidenza non solo la mancanza di alloggi adeguati, ma anche l’importanza di spazi pubblici riqualificati per la comunità studentesca.
Il futuro della protesta
Nonostante lo sgombero del cinema avvenuto pochi giorni dopo l’occupazione, il movimento ‘Tende in piazza’ continua a far sentire la propria voce. Gli studenti sono determinati a portare avanti la loro lotta per un diritto fondamentale: quello di avere un’abitazione dignitosa. La loro iniziativa ha dimostrato che la solidarietà e l’impegno collettivo possono portare a risultati significativi, anche in un contesto difficile come quello attuale. La speranza è che le istituzioni ascoltino le richieste dei giovani e lavorino per garantire un futuro migliore per tutti gli studenti che scelgono Milano come meta per i loro studi.