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Nuova perizia psichiatrica per Alessia Pifferi: la corte d’Appello interviene

La corte d'Appello di Milano ordina un nuovo esame psichiatrico per la donna accusata di omicidio.

Alessia Pifferi durante la nuova perizia psichiatrica
La corte d'Appello interviene sulla perizia psichiatrica di Alessia Pifferi.

Il caso di Alessia Pifferi: un dramma familiare

Alessia Pifferi, una donna già condannata all’ergastolo per l’omicidio della sua piccola figlia Diana, torna al centro dell’attenzione mediatica a causa di una nuova perizia psichiatrica disposta dalla corte d’Appello di Milano. Questo caso ha suscitato un ampio dibattito sull’argomento della salute mentale e delle responsabilità genitoriali, ponendo interrogativi su come la società gestisca tali situazioni estreme.

La decisione della corte d’Appello

Oggi, i giudici hanno confermato l’incarico a tre specialisti: lo psichiatra Giacomo Francesco Filippini, la neuropsicologa Nadia Bolognini e il neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni. Questi esperti avranno 90 giorni per valutare se Alessia Pifferi sia affetta da patologie psichiche che possano aver influito sulla sua capacità di intendere e volere al momento dei fatti. La corte ha ritenuto fondamentale un secondo esame, considerando le circostanze particolari del caso e le precedenti dichiarazioni della donna.

Le condizioni di Alessia Pifferi in carcere

La situazione di Alessia Pifferi è ulteriormente complicata dalla sua recente aggressione in carcere, dove ha subito un pugno da parte di un’altra detenuta. Questo episodio ha portato a un intervento medico e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sul trattamento delle detenute all’interno delle strutture penitenziarie. Durante le sue dichiarazioni, Pifferi ha raccontato di essere stata malmenata e di aver subito insulti e minacce, creando un quadro di vulnerabilità che potrebbe influenzare il suo stato mentale.

Il contesto legale e sociale

Il caso di Alessia Pifferi non è solo una questione legale, ma anche un dramma sociale che mette in luce le fragilità del sistema di giustizia e di assistenza sociale. La corte ha respinto la richiesta delle parti civili di acquisire atti di inchiesta relativi a presunti abusi subiti da Pifferi in carcere, evidenziando la complessità della situazione. La prossima udienza è fissata per il 2 luglio, e gli sviluppi di questo caso continueranno a essere seguiti con attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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