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Omicidio e rapina a Lodi: due arresti per la morte di Roberto Bolzoni

La tragica vicenda di Roberto Bolzoni, scomparso e ritrovato morto, scuote la comunità lodigiana.

Due arresti per l'omicidio di Roberto Bolzoni a Lodi
Due sospetti arrestati per l'omicidio di Roberto Bolzoni a Lodi.

Il ritrovamento del corpo di Roberto Bolzoni

La comunità di Lodi è stata scossa da un tragico evento che ha portato alla morte di Roberto Bolzoni, un uomo di 61 anni, il cui corpo è stato ritrovato all’interno della sua auto il 18 febbraio. Bolzoni era scomparso due giorni prima, e le circostanze del suo decesso sono emerse in modo inquietante. Il suo corpo presentava ben 35 coltellate, segno di un’aggressione brutale, e i carabinieri hanno subito avviato un’indagine approfondita per fare luce su quanto accaduto.

Le indagini e gli arresti

Le indagini condotte dai carabinieri di Lodi, con il supporto del Ris di Parma, hanno portato all’arresto di due uomini: Roberto Zuccotti, di 48 anni, e Andrea Gianì, di 29 anni. Entrambi erano noti per frequentare il centro scommesse Snai della città, dove Bolzoni era solito recarsi. La ricostruzione degli eventi ha rivelato che i tre uomini erano stati visti insieme il giorno della scomparsa di Bolzoni, e un’impronta digitale di Zuccotti rinvenuta nell’auto della vittima ha fornito un collegamento cruciale per le forze dell’ordine.

Le testimonianze e le prove

Le telecamere di sorveglianza del centro scommesse hanno confermato la presenza dei tre uomini insieme, e le indagini hanno rivelato ulteriori dettagli inquietanti. Quando i carabinieri hanno bussato alla porta di Zuccotti e Gianì, hanno trovato le loro scarpe lavate, ma con tracce di sangue, un indizio che ha portato all’arresto immediato. Mentre Zuccotti ha scelto di non rispondere alle domande degli inquirenti, Gianì ha dichiarato di essere tornato a casa dopo le scommesse, negando qualsiasi coinvolgimento nell’omicidio.

La ricerca della verità

I familiari di Bolzoni hanno espresso incredulità riguardo ai due uomini accusati, affermando di non aver mai sentito parlare di loro. Le accuse non si limitano solo all’omicidio, ma includono anche una rapina: i carabinieri sono attivamente alla ricerca degli oggetti di valore che Bolzoni aveva con sé al momento della sua morte, tra cui una collana e un anello d’oro, il suo telefono, il portafogli e le chiavi dell’auto. Al momento, non ci sono tracce dell’arma del delitto, che si sospetta possa essere un coltellino.

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