Un Airtag ha permesso alla polizia di rintracciare una bici rubata e scoprire un giro di furti.
Un ritrovamento sorprendente
Giovedì sera, la polizia di Milano ha effettuato un intervento che ha portato all’arresto di due uomini, entrambi di origine marocchina, per furto e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata possibile grazie all’utilizzo di un dispositivo di localizzazione, l’Airtag, che ha permesso di rintracciare una bicicletta rubata del valore di 1.300 euro. Questo episodio mette in luce l’importanza della tecnologia nella lotta contro la criminalità.
La dinamica dell’intervento
Il tutto è iniziato quando un uomo ha contattato le forze dell’ordine per segnalare il furto della sua bicicletta. Grazie all’Airtag, l’uomo è riuscito a localizzare il mezzo in via Tellini, nella zona di Certosa-Mac Mahon. Gli agenti, giunti sul posto, hanno notato una porta di un palazzo chiudersi rapidamente e hanno deciso di entrare. All’interno, hanno scoperto non solo la bicicletta rubata, ma anche altre biciclette, tre monopattini e alcuni cellulari, tutti probabilmente frutto di furti precedenti.
Le conseguenze legali
All’interno dell’appartamento, gli agenti hanno trovato i due uomini, di 28 e 35 anni, privi di precedenti penali ma irregolari sul territorio italiano. Oltre alla refurtiva, i due avevano con sé un sacchetto contenente 45 grammi di cocaina. Di conseguenza, sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e denunciati per ricettazione. Questo episodio evidenzia non solo il problema dei furti in città, ma anche il legame tra furto e spaccio di droga, un fenomeno che continua a preoccupare le autorità locali.