Si sta sviluppando un progetto per costruire 10.000 appartamenti con un affitto annuale compreso tra 40 e 80 euro al metro quadrato, ovvero un affitto mensile tra 400 e 500 euro, accessibili per il ceto medio-basso. Questi alloggi saranno edificati su aree pubbliche per realizzare un accordo con i privati del settore. Guido Bardelli, assessore alla Casa e il sindaco Giuseppe Sala hanno partecipato all’assemblea generale di Assimpredil Ance tenutasi ieri mattina al Teatro Lirico, durante la quale hanno dato qualche anticipazione sul Piano Casa, che il Comune presenterà nelle prossime settimane. “Il nostro compito comune è quello di rispondere al bisogno di alloggi – inizia il sindaco -. Stiamo lavorando su questa linea, anche se non abbiamo ancora niente di definito. Tuttavia, puntiamo a un piano per la costruzione di 10.000 appartamenti per facilitare il cambiamento”. Il leader del Palazzo Marino prevede che tale numero avrà un ruolo centrale nella strategia municipale. “Oltre ai già esistenti 65.000 appartamenti di edilizia pubblica gestiti da Aler e MM, intendiamo promuovere un piano abitativo che preveda affitti tra 40-80 euro al metro quadrato annui”, prosegue Sala. L’obiettivo del Comune è di collaborare con i privati, offrendo terreni e risorse per la costruzione.
È fondamentale comprendere la fattibilità di un ritorno finanziario accettabile per chi realizza l’edilizia, e in che modo potrebbe il Comune contribuire a raggiungere questo equilibrio”, sottolinea il primo cittadino, annunciando che l’11 ottobre ci sarà un incontro con i responsabili delle università della città per cercare di definire una strategia comune per aumentare il numero di alloggi per studenti. Successivamente, durante l’Assemblea di Assimpredil, sale sul palco l’assessore Bardelli, che ha preso il posto dell’ex assessore alla Casa Pierfrancesco Maran, recentemente eletto all’Europarlamento, l’8 luglio scorso. Bardelli ribadisce l’obiettivo di ottenere alloggi con un costo annuo compreso tra 40 e 80 euro per metro quadrato e dichiara esplicitamente che, per realizzarlo, “il Comune pianifica di utilizzare terreni pubblici”, ancora da svelare, e intende cooperare con il settore privato per creare “affitti a lungo termine. Altrimenti, Milano potrebbe essere a rischio di una gentrificazione drammatica mai vista prima”. L’assessore, inoltre, fa riferimento a circa 2.700-2.800 abitazioni popolari vuote e riconosce che il Palazzo Marino non è in grado di gestire la ristrutturazione di queste proprietà per la loro immediata riassegnazione: “Stiamo cercando una soluzione, prestando particolare attenzione agli alloggi comunali nel centro della città”.
Il Comune intende vendere dei condomini vicino alla Madonnina per finanziare i progetti di ristrutturazione nelle zone periferiche? Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, rilancia l’idea di Sala riguardo l’importanza del lavoro congiunto tra settore pubblico e privato per risolvere il problema dell’abitazione e nota che “il privato può contribuire alla risoluzione del problema dell’housing sociale, ma solo entro i confini dell’equilibrio economico degli interventi. Milano è senza dubbio una città allettante, ma sta perdendo la battaglia per l’inclusività, rischiando di escludere una consistente porzione di popolazione con basse rendite”. Infine, Sala discute lo stato dell’edilizia cittadina alla luce del contrasto con la Procura: “C’è stata un’evaporazione di investitori da Milano? Non l’abbiamo ancora constatato, ma il mercato si è arrestato. Al di là dell’entusiasmo iniziale per il superbonus 110%, abbiamo notato una decrescita notevole, circa del 7-8%. Forse è dovuta anche agli attuali problemi aperti con la Procura. In questo frangente, non si può certo dire che il settore sia in piena effervescenza”.