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Vandalizzata per la terza volta la targa di Giuseppe Pinelli

Danneggiata la targa, dedicata a Giuseppe Pinelli, in piazzale Segesta a Milano: la protesta dell'ANPI

giuseppe pinelli targa
Occhiobello (Rovigo), la casa della famiglia di Massimo Ranzani, militare ucciso in Afghanistan. Nella foto i carabinieri davanti alla casa di famiglia di Ranzani a Santa Maria Maddalena, frazione di Occhiobello

In piazzale Segesta, a Milano, è stata danneggiata per la terza volta la targa dedicata a Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico accusato ingiustamente della strage di piazza Fontana del 1969. L’omaggio era stata inaugurato in occasione del cinquantesimo anniversario della strage.

Le parole del presidente dell’ANPI

Il presidente provinciale dell’ANPI, Primo Minelli, con l’associazione dei partigiani chiede al Comune di Milano che la targa sia ripristinata al più presto, individuando i i responsabili dell’atto ignobile ed inaccettabile per una citta democratica e antifascista.

“È la terza volta che la targa, inaugurata insieme a una quercia rossa nel quartiere San Siro, dove Pinelli abitava con la famiglia, è oggetto di voluti atti di vandalismo“.

Il messaggio del presidente si conclude con un’affettuosa solidarietà verso i familiari di Giuseppe Pinelli: Licia, Claudia e Silvia Pinelli.

La morte di Giuseppe Pinelli

Pinelli, ferroviere anarchico, divenne famoso per essere stato coinvolto in modo ingiusto nella strage di piazza Fontana del 1969 a Milano.

L’uomo fu accusato erroneamente di essere coinvolto nell’attentato e morì durante un interrogatorio nella Questura di Milano, precipitando dalla finestra, il 15 dicembre 1969: dopo tale episodio è diventato un simbolo di ingiustizia e lotta per la verità.

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