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Milano, addio alle palme di piazza Duomo: arriva la foresta di Zegna

Piazza Duomo dice addio alle palme, che verranno piantate in altre zone di Milano, e accoglie la foresta di Zegna.

Addio alle palme di piazza Duomo: arriva la foresta di Zegna

Piazza Duomo ha detto addio alle palme, che avevano creato malumori in molti milanesi, per accogliere la foresta di Zegna, con rododendri e canfore sempreverdi.

Addio alle palme di piazza Duomo: arriva la foresta di Zegna

Piazza Duomo è pronta a cambiare nuovamente volto e a dire addio alle palme e ai banani che erano stati piantati al lato opposto della cattedrale, che verranno spostati in altre zone della città. La piazza è pronta ad accogliere nuove piante. La foresta di Ermenegildo Zegna sta per arrivare, con rododendri e canfore sempreverdi, per portare un tocco alpino al cuore di Milano. Una vera e propria foresta di montagna che arriva al centro del capoluogo lombardo, con la presenza di fiori che verranno cambiati ad ogni stagione, per dare aspetti sempre nuovi all’area verde posta di fronte alla famosa Cattedrale. Un progetto ispirato ad un quadro di Dino Buzzati, Piazza del Duomo di Milano, del 1952, in cui la chiesa milanese più famosa e gli edifici vicini assumono l’aspetto delle Dolomiti, che verrà presentato al prossimo Salone del Mobile, dal 16 al 21 aprile 2024.

Piazza Duomo dice addio alle palme della discordia

Piazza Duomo dice ufficialmente addio alle palme e ai banani che verranno disposte nelle serre comunali per via di un parassita che li ha colpiti, per poi essere spostati in altre zone della città. Le palme della discordia, in una scenografia realizzata dall’architetto Marco Bay e sponsorizzata da Starbucks, avevano creato malumori in tanti milanesi, che non le trovavano adatte alla zona verde davanti alla Cattedrale. Sono nati moltissimi meme ironici, con tanti commenti social in cui gli utenti esprimevano il loro disappunto. Le palme arrivavano dalla Cina ed erano una specie particolare resistente alle temperature fredde. Erano state in grado fin da subito di dividere l’opinione pubblica milanese, che ora attende l’arrivo della foresta di Zegna.

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