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Milano nega piazza Duomo per la manifestazione ucraina del 24 febbraio

La questura di Milano ha negato il permesso alla comunità ucraina di tenere la manifestazione prevista per il 24 febbraio in piazza del Duomo.

Milan Cathedral or Duomo di Milano is the gothic cathedral church of Milan, Italy

La questura di Milano ha negato il permesso alla comunità ucraina di tenere il corteo previsto per il 24 febbraio in piazza del Duomo.

Negato il corteo ucraino: indignazione per la decisione delle autorità milanesi

La comunità ucraina di Milano si trova in uno stato di profonda indignazione dopo che la questura della città ha negato il permesso per il corteo previsto il 24 febbraio in piazza del Duomo. Gli organizzatori dell’evento, l’associazione UaMi insieme a Liberi Oltre e Radicali Italiani, avevano presentato la richiesta un mese fa, ma la decisione è stata comunicata solamente due giorni prima della data prevista. Questo ha suscitato grande sconcerto e rabbia nella comunità ucraina, poiché non potranno onorare la memoria delle vittime dell’aggressione russa nel luogo simbolico di piazza del Duomo. Di fronte a questa situazione, gli organizzatori hanno chiesto con urgenza l’intervento del sindaco Beppe Sala affinché sia ripristinata la possibilità di tenere il corteo e di onorare la memoria delle vittime come originariamente pianificato.

Manifestazione ucraina in piazza del Duomo annullata: motivi di sicurezza sottolineati dalle autorità

La manifestazione è stata annullata dalle autorità locali a causa di motivi di sicurezza. La decisione della questura di Milano di negare l’autorizzazione al corteo è stata comunicata solo due giorni prima dell’evento. Le autorità hanno sottolineato che garantire la sicurezza dei partecipanti e dei cittadini è una priorità assoluta e che, purtroppo, non sono stati in grado di individuare un’alternativa per la realizzazione della manifestazione. Nonostante l’annullamento, gli organizzatori hanno ribadito la loro determinazione nel continuare a lottare per i diritti del popolo ucraino e hanno chiesto al sindaco Beppe Sala di intervenire per trovare una soluzione adeguata.

Mentre la ricerca di una soluzione adeguata continua, ci si interroga sulle implicazioni di tale decisione per la libertà di espressione e la possibilità di commemorare eventi storici importanti. Quale sarà l’impatto a lungo termine di questa negazione e quali alternative potrebbero essere considerate per garantire il diritto alla manifestazione pacifica?

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