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Chiara Ferragni: anche Oreo, dopo Trudi, prende le distanze

Chiara Ferragni: anche Oreo prende le distanze dopo Trudi: la situazione

Un'altra azienda allontana l'influencer italiana

La controversia legata alla capsule Collection Ferragni-Oreo si infittisce ulteriormente, con la nota risposta di Mondelez Italia, società titolare del brand Oreo, al Codacons. Dopo l’annuncio di distacco da parte di Trudi, è ora il turno di Oreo di chiarire la situazione, mettendo in luce gli accordi commerciali sottostanti la collaborazione con l’influencer milanese Chiara Ferragni.

Accordi commerciali e mancanza di beneficenza

Mondelez Italia ha risposto al Codacons, svelando i dettagli degli accordi commerciali con Chiara Ferragni relativi alla capsule Collection Ferragni-Oreo. La collaborazione prevedeva la creazione di un packaging in edizione limitata per i biscotti Oreo Double, venduti al dettaglio allo stesso prezzo dell’edizione standard. Contestualmente, Ferragni avrebbe sviluppato una capsule collection di abbigliamento a marchio Oreo.

La società ha sottolineato che una parte di questa collezione era legata al concorso “Libera il tuo stile Oreo” e quindi non era in vendita, mentre l’altra parte veniva commercializzata direttamente da Chiara Ferragni attraverso i suoi canali. Inoltre, Mondelez Italia ha chiarito che non c’era alcun accordo per destinare parte degli introiti alla beneficenza. La società ha ribadito che l’iniziativa benefica è stata una scelta autonoma di Chiara Ferragni, la quale ha deciso di devolvere il ricavato delle vendite della parte di capsule Collection a sua disposizione alla fondazione Cesvi, in risposta all’emergenza Covid.

La nota di Mondelez Italia sottolinea che, a seguito della decisione di Ferragni, Oreo ha deciso di seguire l’esempio, effettuando una donazione alla stessa fondazione. La situazione evidenzia come la beneficenza non fosse parte degli accordi commerciali originari, ma sia stata un’iniziativa spontanea dell’influencer milanese, seguita a cascata dalla società titolare del marchio Oreo. La vicenda conferma l’importanza di una chiara comunicazione e gestione delle aspettative nelle collaborazioni tra influencer e aziende.

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