Il tema degli affitti elevati è diventato un argomento comune a Milano e nella cronaca nazionale, indicando una situazione diffusa in tutta l’Italia che richiede urgentemente una risposta chiara.
La protesta degli studenti, originatasi da una tenda installata fuori dal Politecnico di Milano, insieme a quella di altre persone che temono di non potersi più permettere una casa, sta iniziando a mettere sotto pressione il governo e l’amministrazione comunale affinché trovino soluzioni adeguate.
La situazione degli affitti troppo costosi, evidenziata dalle proteste degli studenti in tenda davanti al Politecnico di Milano, ha spinto il Comune di Milano e la Regione a cercare una soluzione.
Difatti giovedì sera si è tenuto un tavolo promosso da Palazzo Marino per discutere il tema. Il Comune di Milano ha proposto alcune soluzioni, tra cui l’aggiornamento del canone concordato e la richiesta al governo di creare un fondo di sostegno agli affitti.
Inoltre, il Comune ha chiesto al governo di regolamentare gli affitti brevi e di individuare 300 milioni di euro nel Pnrr per eliminare lo sfitto negli edifici pubblici di Aler, MM e altri enti, riducendo così la pressione abitativa.
L’assessore alla Casa, Pierfrancesco Maran, ha suggerito poi di destinare parte dei fondi provenienti dalla tassazione agevolata in cedolare secca a un fondo di sostegno per gli affitti nazionale. In questo modo, con un fondo di sostegno affitti nazionale di un miliardo di euro, sarebbe possibile fornire un contributo mensile fino a 200 euro a circa 420.000 nuclei familiari e studenti in difficoltà.
Durante il tavolo di discussione con i rettori delle università, l’assessore regionale alla Casa e Housing Sociale, Paolo Franco, ha espresso la sua gratitudine al Comune di Milano per aver promosso l’incontro, evidenziando l’importanza di lavorare insieme per risolvere le molte problematiche in gioco.
Nel corso degli ultimi tre anni, la Regione Lombardia ha reso disponibili circa 1.100 posti letto per gli studenti che studiano a Milano, offrendoli a canoni calmierati con una media di 350 euro al mese.
Tra questi posti letto vi sono quelli del pensionato studentesco del quartiere Stadera, gestito da un operatore economico, il Campus Martinitt con 439 posti letto (in gestione Aler Milano – Università Statale), lo studentato di via Attendolo Sforza – Ripamonti con 316 posti letto (in locazione all’Università Statale) e i 195 posti letto degli alloggi dello studentato diffuso, ospitati in vari edifici gestiti da associazioni, cooperative ed enti Aler.