Nuovi spiacevoli episodi di violenza sui mezzi pubblici meneghini: cos'è successo
Le violenze ai dipendenti Atm non si fermano. Dopo le aggressioni di inizio ottobre che avevano provocato uno sciopero, sono altri due gli autisti aggrediti sul posto di lavoro. Gli episodi di violenza sono avvenuti tra la fermata di Abbiategrasso M2 e piazzale Lugano, zona Bovisa.
Dipendenti Atm aggrediti: gli ultimi episodi
Lunedì 31 ottobre, intorno alle ore 22, presso la stazione della metropolitana verde di Abbiategrasso, un addetto di Atm è stato colpito con due pugni al volto da un italiano al culmine di una lite scoppiata per futili motivi. Successivamente, l’aggressore è scappato, mentre la vittima è stata trasportata in codice verde all’ospedale Humanitas di Rozzano.
Nella serata di domenica 30 ottobre, invece, in piazzale Lugano, è stato aggredito anche il conducente di un autobus della linea 90. Un passeggero, di origine nordafricana, infuriato perché non era riuscito a scendere alla sua fermata, ha iniziato a inveire contro l’autista colpendo con calci e pugni il vetro della cabina di guida, fino a spaccarlo facendolo andare in frantumi. Fortunatamente, il conducente è rimasto illeso.
Dipendenti Atm aggrediti: le possibili soluzioni
La vicenda è stata segnalata dal parlamentare Riccardo De Corato (FdI) che si è detto “basito di quanto accade, ogni sera, sui mezzi pubblici milanesi“.
Proprio a causa di questi episodi, entro la fine dell’anno, l’azienda dei trasporti milanesi rinforzerà le barriere di protezione per gli autisti su 650 autobus. Inoltre, nel 2023 e nel 2024 verranno sostituiti i tornelli nelle principali stazioni del metrò al fine di installare tornelli impossibili da scavalcare.
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