Presenti 300 mila persone per chiedere un mondo di ‘diritti senza conflitti’
Argomenti trattati
Nel pomeriggio di sabato 2 luglio Piazza Repubblica ha ospitato 300mila persone in occasione del Milano Pride.
Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia la parata ha attraversato il centro del capoluogo lombardo per arrivare fino all’Arco della Pace. Il tema dell’edizione di quest’anno? “Diritti senza conflitti”.
Milano Pride 2022, Pellegatta: “La Regione ha negato anche quest’anno il patrocinio”
Davanti allo striscione della testa del corteo erano presenti i rappresentanti delle associazioni, gli organizzatori e anche la delegazione della Regione Lombardia: quest’ultima partecipazione è stata al centro di numerose polemiche.
Infatti, nei giorni scorsi, la Regione aveva negato ancora una volta la richiesta di patrocinio. Pertanto, gli organizzatori dell’evento hanno deciso di non invitare i rappresentanti della Lombardia sul palco. Fabio Pellegatta, presidente CIG Arcigay Milano ha affermato: “Non abbiamo nulla di personale chiaramente contro il consigliere Dario Violi (in corteo come rappresentante del Pirellone), ci fa piacere sia presente al Pride, ma la Regione ha negato anche quest’anno il patrocinio, a testimonianza di una posizione ufficiale e di maggioranza che non riconosce i valori di questa manifestazione e il suo significato sociale”.
Milano Pride 2022, Violi: “Le istituzioni devono essere unite”
Violi, in risposta, ha sottolineato: “E’ molto importante essere qui. Le istituzioni quando si parla di diritti devono essere unite, la politica si può dividere”. La Regione, mancata per tanti anni, ha deciso di presenziare a questa edizione 2022. Inoltre, sabato sera, Palazzo Pirelli si è illuminato in sostegno ai diritti.
Presente anche l’europarlamentare del Pd Piefrancesco Majorino, il quale, ha approvato la decisione dell’Arcigay di lasciare giù dal palco il rappresentante regionale. “Non sento nessuna mancanza di Fontana, anzi mi fa piacere che non ci sia“, ha evidenziato.
Milano Pride 2022, Sala: “I figli delle coppie omogenitoriali riavranno riconoscimento”
Il palco, in serata, ha accolto anche il sindaco Beppe Sala. Secondo il primo cittadino la Regione ha sbagliato a negare il patrocinio al Pride e rivolgendosi al governatore afferma: “Da Fontana ci dividono tante cose, su altre troviamo la formula per lavorare insieme, ma non deve essere un modo di dire. Il sindaco è il sindaco di tutti e probabilmente anche il governatore deve esserlo di tutti“.
Infine, Sala ha annunciato che la città di Milano ha riattivato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali: “Dobbiamo cambiare, non sono e non voglio essere uno da chiacchiere, ma voglio fare cose concrete per la mia Milano, perché sia la capitale dei diritti”.
LEGGI ANCHE: Metro Milano, bloccata la linea Lilla tra Garibaldi e Zara