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San Siro, al via lo ‘studio d’area’ sul quartiere: l’idea del Comune di Milano

Tutti gli interventi urbanistici in programma e gli obiettivi del comune di Milano

Studio d'area San Siro, l'idea del Comune

Il comune di Milano ha avviato uno studio complessivo sull’area di San Siro, la quale, nei prossimi anni, sarà al centro di numerosi progetti di riqualificazione. Non solo il nuovo stadio: in programma la trasformazione delle ex scuderie De Montel in un centro termale, l’intervento urbanistico sull’ex ippodromo del Trotto e molto altro ancora.

Studio d’area San Siro: mobilità, rigenerazione urbana e criticità

Nella giornata di martedì 25 gennaio, durante una seduta di commissione comunale, l’assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi ha dichiarato: “Abbiamo dato avvio a questo studio che, per noi, è uno studio d’area. Non vale solo per lo stadio, è un contesto effettivamente molto interessante dal punto di vista urbanistico perché si stanno muovendo molte cose“. Inoltre, ha aggiunto: “Lo studio d’area è anche sulla mobilità, sulla rigenerazione urbana e sulle criticità che ancora sono presenti in questo quadrante cittadino”.

Studio d’area San Siro, Fedrighini: “Tutelare il verde”

Il presidente della commissione affari istituzionali, Enrico Fedrighini, ha commentato: “La conferma dell’assessore Tancredi di avere avviato lo studio d’area sull’intero ambito di San Siro è un’ottima notizia, che si lega al lavoro istruttorio, in corso, con le diverse realtà associative che intendono contribuire al percorso”. E ha proseguito: “Oggi è emerso in modo chiaro, con l’audizione di Legambiente e Centro forestazione urbana, la priorità di tutelare e consolidare il sistema verde esistente, di valore strategico per la biodiversità e l’ecosistema non solo urbano ma dell’intera area metropolitana“.

Studio d’area San Siro, Di Simine: “stadio negoziabile”

Durante la seduta di commissione comunale erano presenti anche Damiano Di Simine (Legambiente) e Silvio Anderloni(Centro di forestazione urbana). Di Simine ha definito lo stadio “negoziabile pur essendo un patrimonio pubblico” e ha chiarito che “si può discutere, anche su un suo ripensamento”, tuttavia non è negoziabile per il futuro dell’area la disponibilità di verde. Anzi, la sua dotazione va aumentata”.

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