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Coronavirus Milano: la mascherina all’aperto potrebbe tornare obbligatoria

La decisione spetterà al sindaco Sala

Covid, mascherina Milano

Nel capoluogo lombardo potrebbe diventare obbligatorio indossare la mascherina all’aperto.

Mascherina all’aperto: possibile estensione a tutta la città

Da sabato 27 novembre, la misura è entrata in vigore solo per il centro, ma il sindaco non esclude di estenderla a tutta la città. Nella mattinata di lunedì 20 dicembre, a margine del brindisi di Natale con la stampa a Palazzo Marino, Sala ha annunciato: Se servisse lo possiamo fare. Sono in contatto con Moratti e con Fontana sempre e faremo quello che ci diranno e lo faremo come sempre senza aspettare troppo e senza cullarci in troppi dubbi e pensieri”.

Mascherina all’aperto, Sala: “Preoccupano i dati dei contagi”

Inoltre, il primo cittadino ha aggiunto: “I dati dei contagi certamente preoccupano. Ormai dobbiamo abituarci a vivere alla giornata e sapere che le decisioni che prendiamo hanno valore per quel momento, poi bisogna modificarle. Il punto è chi è più penalizzato dalla situazione che emerge. Se dovessimo andare in zona gialla, non è che bar e ristoranti non siano penalizzati, ma pensate al mondo della cultura”.

Nelle regioni in zona gialla, la mascherina all’aperto è già obbligatoria. Lunedì 20 dicembre, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha preso la decisione di imporre la mascherina all’aperto, nonostante la zona bianca. E ha evidenziato: “È una misura preventiva ma come abbiamo sempre fatto puntiamo ad anticipare il virus”.

Mascherina all’aperto, Palamara: usare misure di precauzione

Nella mattinata di lunedì 20, la direttrice del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Anna Teresa Palamara, ha annunciato ai microfoni di Rainews 24: “A me non piace gettare allarme, a me piacciono due parole, che ripeto da un po’ di giorni, e che sono realismo e prudenza: realismo nel senso che non si può far finta che il virus non stia circolando e prudenza nel senso che bisogna vaccinarsi e continuare a usare misure di precauzione, quali mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani. Così potremo continuare a mantenere in Italia quello che è stato ottenuto finora, cioè una circolazione virale molto più contenuta rispetto ad altri Paesi europei”.

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