I locali di Milano potranno usufrire dei dehors senza dove pagare la tassa per l'occupazione del suolo pubblico. Almeno per tutto il 2021.
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Per tutto il 2021 avere dehors e tavoli all’aperto non comporterà il pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Un sollievo per tanti ristoranti e bar che sono aperti dall’ingresso di Milano in zona gialla.
Si ai dehors, senza pagare l’occupazione del suolo pubblico
Il Governo concede l’occupazione del suolo pubblico con dehors e tavolini all’aperto, senza chiedere il pagamento della tassa a ristoranti e bar. Un modo per non gravare ulteriormente sul settore della ristorazione fortemente colpito dalle chiusure imposte per la pandemia.
Dehors e l’occupazione del suolo pubblico: il ruolo di Milano
Fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo è stata la collaborazione tra Anci e il Comune di Milano. Il Governo infatti ha tenuto conto dell’emendamento al Dl Sostegni inviato da Anci e realizzato seguendo le richieste dei diversi comuni italiani, tra le cui richieste c’era appunto l’esenzione del pagamento della tassa.
Dehors e la tassa di occupazione del suolo pubblico: prossimo step tari
Contenta la giunta Sala. Cristina Tajani, assessora a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del Comune di Milano dichiara: “ La possibilità di tornare a godere di momenti di socialità e ristoro all’aria aperta è un piccolo passo verso la normalità. Che va vissuto nel rispetto delle regole, anche come gesto di solidarietà per chi ha subito le chiusure più lunghe.”
Contento anche l’assessore all’urbanistica Pierfrancesco Maran, che rilancia con un nuovo obiettivo: l’esenzione della tari. “I tavolini sono anche un simbolo della riscoperta della vita all’aperto delle città e questo è un modo concreto di essere vicini alle tante attività che si son rimesse in gioco riaprendo anche in queste condizioni difficili. Ora però l’appello a tutte le istituzioni (Comune compreso) è di continuare a collaborare insieme per ridurre i costi a tutte le attività, comprese quelle che non hanno spazi esterni. Prossima tappa Tari” conclude Maran.