Il collettivo Kasciavit ha lanciato una raccolta fondi in aiuto degli ambulanti multati fuori dall'Università a cui è stata sequestrata la merce.
Diversi ambulanti che sono soliti vendere la propria merce fuori dall’Università Statale di Milano sono stati multati e si sono visti i loro prodotti sequestrati dalle forze dell’ordine: uno di essi dovrà pagare una sanzione di 3 mila euro per vendita sul suolo pubblico senza prescritta autorizzazione mentre gli altri si sono trovati senza merce né scatole utilizzate per contenerla, tutto materiale portato via dagli agenti. Gli studenti del collettivo Kasciavit hanno organizzato una raccolta fondi per pagare la multa e ricomprare la merce sequestrata.
Ambulanti multati in Università: la raccolta fondi
A raccontare l’accaduto sono stati i membri della stessa organizzazione. Essi hanno riferito che martedì 16 marzo 2021 sei agenti hanno accerchiato uno dei tanti ambulanti che vendono rose, accendini e fazzoletti fuori alla sede di Via Festa del Perdono. Dopo avergli sequestrato tutti i prodotti in suo possesso, lo hanno multato con una cifra di 3 mila euro.
Il giorno seguente i poliziotti hanno fermato altri ragazzi ritirando la loro merce e distruggendo le scatole utilizzate per contenerla, in questo caso senza fare alcuna sanzione.
“I ragazzi non solo hanno bisogno di questo lavoro per vivere e sostenere le famiglie nei loro paesi di origine, ma sono soprattutto sono un valore aggiunto alla socialità dell’università, persone disponibili a regalarti una risata o semplicemente un saluto“, hanno affermato gli studenti del collettivo. Di fronte a quello che hanno definito un “gravissimo caso di repressione economica ed emarginazione sociale” si sono appellati alla solidarietà aprendo una raccolta fondi a sostegno dei ragazzi multati.
Il denaro raccolto verrà utilizzato per pagare le multe a chi le ha subite e per ricomprare la merce a chi se l’è vista sequestrare. L’obiettivo è quello di raccogliere in un mese 5 mila euro. 3 mila da utilizzare per coprire la prima sanzione e i restanti da dare agli ambulanti stessi per il riacquisto del materiale da vendere.