Lo sfogo del Cinema Beltrade in risposta agli assembramenti a Milano e al Comune inerte, una situazione che mette a rischio la loro apertura.
Dalla pagina social del Cinema Beltrade arriva lo sfogo contro gli assembramenti a Milano e in particolare a Nolo, il loro quartiere. Si tratta dello sfogo di chi ha l’attività chiusa da mesi e teme l’ingresso in zona arancione e la conseguente nuova chiusura dei cinema. Colpevole per loro anche il Comune che non interviene.
Il Cinema Beltrade contro gli assembramenti a Milano
Venerdì il Cts ha confermato l’apertura dei cinema per il prossimo 27 marzo, ma il Cinema Beltrade teme che per Milano, a causa degli assembramenti, l’apertura possa essere solo un sogno.
Sabato sera, il 27 febbraio, i gestori del Cinema Beltrade pubblicano infatti una foto in cui mostrano gli assembramenti nella piazza tattica realizzata nel loro quartiere, il quartiere di Nolo. Assembrati, senza l’ombra della Polizia Locale, tanti ragazzi, troppi. Il pensiero va subito alla loro tanto attesa apertura, consentita solo in zona gialla, che potrebbe essere facilmente annullata se il numero dei contagi sale e si passa in zona arancione.
“Siamo stanche al Cinema Beltrade, vorremmo tornare a lavorare e da ieri sappiamo che potremmo tornare a farlo forse dal 27 marzo seguendo dei protocolli abbastanza simili a quelli seguiti dal 15 giugno al 24 ottobre, abbastanza ma non uguali, perché pare che la capienza sarà ridotta al 25%. Ora sappiamo che il quartiere in cui siamo è uno dei quartieri emergenti in città e che è bello stare a chiacchierare con gli amici, ma quello che succedeva a settembre vicino a noi e quello che succede anche in questi giorni è per noi come un pugno in faccia. Siamo contente che siate felici e contenti e che vi piaccia il ping pong e anche il cemento colorato, ma davvero pensate di avere più diritti di noi?” Lo sfogo del Cinema Beltrade contro i milanesi autori degli assembramenti. Poi la critica prosegue nei confronti del Comune di Milano e del Sindaco Sala: “Non è giusto che ci siano persone che stanno rischiando di perdere tutto quanto hanno costruito, che non possono lavorare e altre che solo perché stanno meglio si comportano come se fossero i padroni del mondo: è davvero questo il quartiere che volete? Milano viaggia a Nolo … speriamo non si schianti !”.