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Punito per avere i capelli blu, protestano gli studenti al Carlo Porta

Al Carlo Porta la Preside ha punito uno studente per avere i capelli tinti di blu. Protestano gli studenti.

carlo porta blu
carlo porta blu

Al Carlo Porta uno studente è stato punito dalla Preside perché portava i capelli tinti di blu. La Preside ha motivato il gesto spiegando che si tratta di una violazione al regolamento ma gli studenti smentiscono e realizzano un presidio di protesta fuori scuola. “Fifa Blu” si legge sullo striscione sostenuto dagli studenti.

“Fifa blu”: la protesta al Carlo Porta

Fifa blu” è la frase scritta in segno di protesta contro la scelta della Preside di punire uno studente coi capelli tinti di blu. Una punizione che ha costretto lo studente a tagliarsi i capelli e a tingerseli di nero, “per non avere problemi” ammette prima di dichiarare “ma è assurdo che in una scuola pubblica non possa esprimere me stesso”. Ma Mattia, così si chiama lo studente, non è solo. I suoi compagni di scuola che non ci stanno a far passare la cosa inosservata e realizzano la protesta. “Si tratta di avere il coraggio di esprimere se stessi e le proprie differenzespiegano i ragazzi. Così si riuniscono il 16 febbraio fuori scuola, con striscioni e parrucche blu. I social poi hanno fatto arrivare la protesta anche ai Giovani Democratici di Milano, all’assessore di Municipio 8 Paolo Romano, e ancora dall‘Unione degli studenti, che ha denunciato l’episodio e perfino il docente di Filosofia di Teramo, Guido Saraceni, che hanno tutti espresso solidarietà nei confronti del giovane.

La Preside però rigetta ogni accusa di discriminazione e spiega che la scuola s’impegna a formare professionisti di alto livello per il settore alberghiero, dove, soprattutto per certi ruoli, è necessario avere un certo standing e disciplina. Formare i giovani a presentarsi in un certo modo quindi fa parte della formazione del Carlo Porta, una delle scuole più famose d’Italia e che collabora con circa 200 aziende sparse su tutto il territorio nazionale.

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