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Terza ondata, allarme a Milano: potrebbe essere già iniziata

Troppe chiamate sospette covid alle ambulanze, a Milano potrebbe essere già partita da due settimane la terza ondata di Coronavirus.

terza ondata

Troppe chiamate al 118, con sintomi sospetti Covid, tra la fine di dicembre ed inizio gennaio a Milano, si teme che questo indichi l’inizio della terza ondata.

Possibile terza ondata a Milano

Secondo il Fatto Quotidiano alcuni tecnici del Ministero della Salute sarebbero preoccupati per i dati condivisi da Areu, l’azienda regionale lombarda emergenza urgenza, che gestisce le telefonate al 118 e l’organizzazione delle ambulanze.

Secondo i dati inviati da Areu e analizzati dai tecnici del Ministero della Salute, le telefonate ricevute per emergenze respiratorie e infettive, casi sospetti covid, sarebbero aumentate in maniera costante tra l’ultima settimana di dicembre e la prima di gennaio 2021. Un dato preoccupante soprattutto perché le urgenze di questo tipo erano calate nell’ultimo mese di dicembre. Questa risalita dunque potrebbe indicare l’inizio della terza ondata.

In particolare le zone interessate da un aumento degli interventi sarebbero Milano e Monza, dove addirittura il 2 gennaio si sarebbe registrato un picco di aumento degli interventi del 33%, rispetto ai 15 giorni precedenti. Tra Milano e Monza il 28 dicembre, ci sono stati infatti ben 153 interventi del 118, diventati addirittura 207 nella giornata del 2 gennaio.

Natale e terza ondata

Che sia stato il Natale la causa di questa terza ondata? Quello che è certo è che il Decreto Natale puntava soprattutto ad arginare la terza ondata che a quanto pare era prevista con o senza il Natale. L’unica nota positiva dell’inizio 2021 sul fronte della lotta contro il Coronavirus sembra essere dunque solo il vaccino. Ma su questo punto è stato chiaro anche Sindaco Sala, che sul vaccino anti-covid aveva dichiarato: “Il punto è che realisticamente credo che la vaccinazione per tutti prenderà molti mesi. Lo sta dicendo il commissario Arcuri quindi non dobbiamo illuderci che in primavera sarà tutto a posto. E dunque, ancora una volta, la ricetta è sempre la stessa: mantenere alta la soglia dell’attenzione e prendere le dovute precauzioni.

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