Fedrighini dei Verdi sottolinea che la mancanza degli spalatori di neve ha aumentato i disagi nella periferia di Milano.
Molte le polemiche sui social per i disagi che i milanesi hanno dovuto affrontare nella giornata del 28 dicembre, dove una nevicata straordinaria ha innevato e reso impraticabili marciapiedi e strade. Secondo Fedrighini, consigliere comunale dei Verdi, il problema è: “l’emergenza Covid che influisce anche sul servizio di spalatura e spargimento di sale”. Troppo pochi, secondo il consigliere, gli spalatori reclutati a Milano per affrontare l’emergenza neve.
Pochi spalatori di neve a Milano
Se la Lega ha subito accusato l’amministrazione comunale di aver gestito male l’emergenza neve, annunciata a Milano, dall’altra parte anche i Verdi, entrati da poco in coalizione pro Sala, hanno sottolineato alcune mancanze da parte dell’amministrazione, legate però alle difficoltà del periodo.
Enrico Federghini sui social spiega: “purtroppo l’emergenza Covid influisce anche sul servizio di spalatura e spargimento di sale che, fino allo scorso anno, consentiva di agire contemporaneamente in tutti gli ambiti sensibili (fermate e stazioni ATM, servizi commerciali, percorsi pedonali ecc.) grazie l’immediato reclutamento di migliaia di spalatori avventizi: cosa resa impossibile a causa della situazione post-Covid.” Sebbene quindi siano stati reclutati 400 persone, secondo il consigliere comunale dei Verdi il numero di spalatori reclutati è stato comunque troppo basso. In particolare nelle periferie. “In Municipio 1, città densa e raccolta, bastano pochi mezzi e l’azione di spazzamento dei portinai; nel resto della città, con grandi spazi aperti, sono fondamentali le braccia che mancano causa forza maggiore.” conclude Federghini.