Il consigliere comunale Abbiati chiede che venga consegnato l'Ambrogino d'Oro 2020 a Carlo Acuti. Municipio 7 chiede l'intitolazione di una strada
Consegnare l’Ambrogino d’Oro 2020, l’onorificenza del comune di Milano, a Carlo Acutis, il giovane milanese beatificato lo scorso 10 ottobre. E’ la proposta avanzata dal consigliere comunale per la Lega, Gabriele Abbiati, a cui si aggiunge anche una mozione del Municipio 7, dove il giovane ha vissuto fino all’età di 16 anni quando, a causa di una leucemia fulminante, è deceduto.
Ambrogino d’Oro 2020 a Carlo Acutis
Dopo la richiesta di intitolare una fermata della metro a Carlo Acutis, il giovane milanese beatificato lo scorso 10 ottobre, arriva anche la richiesta di onorare la memoria di Carlo Acutis con la più alta onorificenza consegnata dal Comune di Milano ai cittadini che dedicano la loro vita al bene comune: l’Ambrogino d’Oro. “La chiesa cattolica ha conferito il giusto riconoscimento a questo ragazzo, alla sua figura che resterà un simbolo di fede e speranza – commenta Abbiati – ma anche le Istituzioni cittadine devono fare la loro parte. Ritengo sia doveroso per il Comune di Milano assegnare la sua massima onorificenza alla memoria di questo ragazzo che si è contraddistinto, nella sua semplicità e nei suoi pochi anni di vita, per l’insegnamento che ha donato a noi tutti ed in particolar modo ai più giovani”.
Una strada per Carlo Acutis
Alle proposta del consigliere comunale si aggiunge anche una mozione del Municipio 7 di Milano, dove il giovane ha vissuto la sua vita. La richiesta è quella di intitolare nel Municipio 7 una strada a suo nome. “Mai come in questo periodo storico abbiamo bisogno di una testimonianza come la breve vita di Carlo Acutis, una testimonianza fatta di fede, nella quale molti cercano conforto. In una Milano nella quale ancora oggi non c’è posto per gli ultimi e per i quali lui si è tanto adoperato” commenta così la mozione il consigliere di Municipio 7, Walter Moccia.
Un’idea sostenuta anche dall’assessora Tiziana Vecchio che commenta: “L’intitolazione di una via o di una piazza rappresenterebbe, da parte di Milano, un significativo omaggio al Beato Carlo Acutis, punto di riferimento per tutti i giovani di oggi, che incarna la santità nell’ordinario. Voglio infatti citare le parole di Federico de Nicolo, 16 anni, studente del suo stesso Liceo Leone XIII: ‘Ora lo immagino mentre con le sue sneakers, la sua felpa e i suoi jeans passeggia sorridendo in paradiso, ma mi piace ricordare che quelle stesse sneakers hanno camminato sulla terra, lasciando un segno nella quotidianità delle sue giornate‘. Questo il significato nel chiedere un segno nella quotidianità.“