Se la tradizionale parata LGBT+ dal vivo è stata rimandata al 2021, sono molte le iniziative che colorano la città di Milano durante la Pride Week.
Diversi sono stati gli eventi annullati quest’anno a causa del coronavirus. Tra questi c’è anche la tradizionale parata che ogni anno, nel mese di giugno, colora le strade della città. Il Milano Pride, appuntamento imperdibile per la comunità LGBT+, ha dovuto trasformare la propria edizione del 2020 in un evento virtuale. La voglia di far sentire la propria voce è però grande. Per questo, il 27 giugno, giorno in cui si sarebbe dovuta tenere la parata, la facciata di Palazzo Marino sarà illuminata con i colori dell’arcobaleno. Filippo Barberis, capogruppo del PD, da cui è partita la richiesta in Consiglio comunale, ritiene l’iniziativa un importante messaggio in un anno tanto difficile. Il Pride a Milano ha infatti raggiunto, afferma, “una dimensione popolare di partecipazione, entrando nel cuore di moltissimi milanesi e portando un prezioso messaggio in favore dell’amore contro ogni discriminazione e pregiudizio“.
Il Milano Pride 2020: le iniziative
Molte sono state le iniziative che hanno animato la Pride Week 2020, in live streaming o dal vivo. Tra queste, il flash mob in piazza Duomo con l’istallazione di centinaia di cuori bianchi di carta per terra. Le riprese, che sono state effettuate domenica mattina, saranno trasmesse il 27 giugno durante la diretta su YouTube che sostituirà la parata. I cuori vogliono rappresentare simbolicamente delle pagine bianche su cui scrivere ciò che si sarebbe voluto portare al Pride. Le testimonianze saranno raccolte tramite l’hashtag #sogniparticolari. Inoltre Arcigay Milano ha lanciato un fondo speciale di solidarietà chiamato Rainbow Social Fund. I ricavati andranno a un progetto di housing assistito per le persone LGBT+ in difficoltà.
Inoltre, il 21 giugno ha preso il via l’iniziativa, già approvata a febbraio, di installare panchine arcobaleno a sostegno della comunità LGBT+. Se insomma l’appuntamento dal vivo è rimandato al 2021, non mancano certo le iniziative per essere presenti, anche digitalmente, nella battaglia contro ogni discriminazione.