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Statua Indro Montanelli, il Sindaco Sala: “Tutti abbiamo fatto errori”

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha risposto alla richiesta del gruppo Sentinelli di rimuovere la statua del giornalista Indro Montanelli.

Non vuole rimuovere la statua di Indro Montanelli il sindaco di Milano Beppe Sala. Le sue dichiarazioni dopo aver ricevuto la richiesta dei Sentinelli – il gruppo contro ogni tipo di discriminazione – non lasciano alcun dubbio.

Statua Indro Montanelli, Sala: “Non si abbatte”

La manifestazioni contro l’omicidio di George Floyd a Minneapolis si stanno ormai diffondendo in tutto il mondo. Proprio per questo il gruppo dei Sentinelli di Milano ha chiesto al Comune la rimozione della statua di Indro Montanelli. Il giornalista Italiano durante il suo periodo nell’esercito sposò una bambina in Africa che si occupava di portargli la biancheria pulita al fronte. Il sindaco Beppe Sala ha risposto subito alla richiesta, manifestando il suo disappunto. “Penso che in tutte le nostre vite ci siano errori e quello di Montanelli lo è stato – spiega -. Milano riconosce anche le sue qualità indiscutibili“.

Il Primo Cittadino si è espresso chiaramente anche sulla gestione dell’emergenza Coronavirus da parte della Regione Lombardia, a cui da un voto completamente insufficiente. “Io sono un teorico della competenza e dell’esperienza – confessa -. Il mio giudizio è che chi è stato alla guida della sanità lombarda non aveva questa preparazione. Ora hanno rimosso Cajazzo, che è persona a posto e in buona fede, ma non mi pare avesse l’esperienza settoriale per gestire una situazione così difficile. L’assessore Gallera è in politica da una vita, ma si è trovato a gestire una situazione più grande di lui. Ha fatto una serie di errori. Ho l’impressione che nella fase iniziale si sia montato un po’ la testa“.

Certamente la situazione non era facile e Sala lo sa bene. “Non pretendo un’ammissione di responsabilità da parte della Regione, ma un riconoscimento di ciò che non va, per avere certezza, da lombardo, che si metterà mano ai problemi: il presidio territoriale sanitario della Regione, per esempio, è debolissimo. Le Rsa? Da qui in poi mi attendo una gestione attentissima. Ma il disastro è già stato fatto“.

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