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Anziana morta al Tivulzio per setticemia, il fratello: “Senza assistenza”

I familiari di una anziana ospite del Trivulzio e morta per setticemia hanno denunciato la struttura di averla lasciata senza assistenza.

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La Procura di Milano ha aperto una nuova inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio, la residenza per anziani di Milano già oggetto di indagini per via dei numerosi decessi registrati nel corso dell’epidemia di coronavirus: il caso riguarda un‘anziana di 78 anni morta per setticemia. Secondo il fratello della vittima non avrebbe avuto sufficiente assistenza.

Anziana morta al Trivulzio per setticemia

Secondo quanto appreso, il decesso della donna risalirebbe al 21 maggio 2020 e ha avuto luogo all’ospedale Fatebenefratelli. Stando alla denuncia per omicidio colposo presentata da suo fratello, assistito dal legale Alberto Tucci, l’infezione del sangue sarebbe stata “causata da piaghe da decubito andate in necrosi, perché abbandonata dal personale“.

Il ricovero dell’anziana risaliva a due giorni prima, il 19 maggio, quando i medici l’avevano ricoverata all’ospedale San Giuseppe. Il 20 maggio avevano poi optato per trasferirla al Fatebenefratelli dove l’indomani è andata incontro al decesso. I familiari hanno però denunciato come una delle concause della morte sarebbe stata la mancanza di assistenza da parte dell’Albergo Trivulzio.


Secondo loro il personale non avrebbe spostato frequentemente la donna dal suo letto, permettendo così la formazione di piaghe da decubito. Il legale dei parenti le ha espressamente mostrate durante una conferenza stampa in cui ha fornito i dettagli della denuncia. Spetterà ora alla magistratura indagare e verificare la veridicità o meno delle accuse dei familiari, chiarendo se l’ente assistenziale abbia avuto responsabilità della morte della 78enne.

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