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Milano, stop all’asporto di alcolici dopo le 19: boom di richieste per i tavolini all’aperto

Il Sindaco Beppe Sala firma un'ordinanza volta a contenere l'affollamento della movida milanese: boom di richieste di spazi all'aperto.

stop alcolici milano
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Stop all’asporto di alcolici dopo le 19.00 da oggi a Milano, nel tentativo di limitare gli affollamenti della movida milanese. La decisione arriva dal Sindaco Beppe Sala in accordo con la prefettura per eliminare gli assembramenti di cui si è tanto parlato in questi giorni.

“Mi auguro che non ci sia bisogno di fare altro di restrittivo. Non mi va certamente di assumere alcun atteggiamento da sceriffo. Si potrà stare seduti ai tavolini, ma i locali non potranno vendere per l’asporto e il divieto vale anche per i negozietti di prossimità per evitare che uno prenda la birra e la consumi in strada”, ha specificato il primo cittadino.

Il Sindaco ha già concordato un intervento massiccio di controlli dei Corpi di Polizia, che si impegneranno a presidiare le zone calde della movida Milanese, dai navigli a Porta Ticinese, passando per Piazza Sempione e Corso Garibaldi.

800 richieste per tavolini all’aperto in 4 giorni

La piattaforma creata da Comune di Milano per raccogliere idee e progetti dei commercianti e dei ristoratori ha registrato quasi 800 richieste in soli 4 giorni.

Le domande ufficiali riguardano soprattutto la possibilità di sistemare tavoli e sedie, ombrelloni e pedane mobili sui marciapiedi, nelle piazze, al posto delle auto, nelle aree verdi e, appunto, in isole pedonali a tempo.

Palazzo Marino ha perseguito più di un obiettivo: aiutare attività in sofferenza economica (non verrà pagato il canone per l’occupazione di suolo pubblico), ma anche proporre “un’idea di città che si riprende gli spazi esterni e prova a far ripartire la socialità in sicurezza”. Il tutto nell’ottica di incentivare le consumazioni al tavolo e limitando affollamenti e assembramenti

Il Comune si è impegnato a dare risposta entro 15 giorni, ma l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran auspica di dare i primi riscontri alle domande “più facili” già in settimana, come quelle avanzate da locali che non vadano ad impattare sulla mobilità urbana.

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