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Coronavirus a Milano, gli ultimi dati: rischio altre ondate a Milano

L'aggiornamento per Milano sul Coronavirus apre uno spiraglio positivo, Giulio Gallera: "Siamo vicini a vincere il primo tempo della battaglia".

Stando all’aggiornamento sul Coronavirus dell’8 aprile 2020 la situazione a Milano sembra migliorare, ancora di più nel resto della Lombardia. La fase due si avvicina, ma non bisogna abbassare la guardia proprio ora. Il rischio è quello di un nuovo focolaio in città.

Aggiornamento Coronavirus Milano: le parole di Gallera

Gli aggiornamenti precedenti erano ancora motivo di preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la città di Milano. Siamo vicini alla fine della prima ondata di questa pandemia – spiega l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera -. A Milano serve però più attenzione che nelle altre città. Nella nostra regione è esplosa una bomba atomica, non dobbiamo allentare l’attenzione adesso: per il bene di tutti trascorriamo Pasqua a casa”.

La città si trova quindi in una fase discendente, così come tutte l’Italia, per questo si inizia a parlare del post-quarantena. “Siamo vicini a vincere il primo tempo della battaglia – esulta Gallera -. Gli esperti ci dicono però che le pandemie non si risolvono in una volta, ci saranno altre ondate. Si parla quindi di allungare la quarantena forse di un’altra settimana, per riprendere poi un poco alla volta. Intanto i medici invitano alla cautela: “Bisogna favorire la ripresa, ma farlo in modo anticipato sarebbe un grande danno”. Così spiega Massimo Galli, il direttore di Malattie Infettive al Sacco di Milano.

La polemica su mascherine e Rsa

Sono 3 milioni e 300mila le mascherine distribuite ai sindaci da Regione Lombardia, ma non sembrano bastare. Qualcuno, come la Sindaca di Arese Michela Palestra, si è addirittura rifiutata di distribuirle ai cittadini. “Le daremo ai medici curanti e ai pediatri del territorio e saranno loro a decidere a chi darle. Non può valere la regola del chi prima arriva meglio alloggia. In più le mascherine che ci sono state consegnate non bastano nemmeno una a nucleo familiare”.

Gallera poi è anche intervenuto sulla questione delle Rsa, soprattutto sul caso più eclatante al Pio Albergo Trivulzio di Milano. “Abbiamo sempre prestato attenzione nei confronti dei soggetti anziani e fragili e delle strutture che li ospitano. Mi auguro che ora d’avanti le accuse gratuite lascino il passo alla collaborazione costruttiva e propositiva, che è quanto ci si attende da chi rappresenta migliaia di medici”.

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