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Bando per gli spazi della Galleria di Milano: le prime proposte

Chiuso il bando per l'occupazione di alcuni spazi della Galleria di Milano. Ecco chi potrebbe occupare la Sala dell'Orologio e il Cobianchi.

bando galleria milano
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Chiuso il bando del Comune di Milano per l’occupazione di alcuni spazi nella Galleria Vittorio Emanuele II, sulla piazza del Duomo. Ecco chi potrebbe occupare la Sala dell’Orologio e l’ex albergo diurno Cobianchi.

Bando spazi Galleria di Milano

Il comune di Milano ha aperto un bando a marzo per valutare chi potesse occupare alcuni spazi liberi all’interno della Galleria di Milano. In una nota del comune si leggeva che si trattava di “unità immobiliari attualmente in disuso. (..) Un percorso legato alla valorizzazione del patrimonio immobiliare avviato dopo la raccolta, da parte dell’Amministrazione, di alcune manifestazioni di interesse per spazi nel complesso monumentale, prevedendone il loro restauro e la restituzione ad una fruizione pubblica.

Bando spazi Galleria di Milano: le offerte

Il bando si è chiuso con una serie di offerte interessanti, proposte che vengono dallo Chef Carlo Cracco, la gioielleria Damiani e da Chanel. Questi si contendono due lotti in particolare, uno spazio posto al secondo piano di via Silvio Pellico e lo spazio lasciato dal Ristorante Pavarotti. Altre proposte invece provengono per l’ex Cobianchi, dove però già si era parlato di un possibile restauro con hotel vista galleria. Messa al bando infine anche la Sala dell’Orologio, che però ha ricevuto solo un’offerta. Offerta singola anche per altri due lotti messi al bando.

Bando cessione spazi Galleria di Milano: segnale positivo

Seppure sono in pochi ad aver presentato un’offerta al Comune per occupare gli spazi nella Galleria, per il Comune di Milano è comunque un segnale da leggere positivamente. “Torna l’interesse per la Galleria ed è un ottimo segnale per Milano – afferma l’assessore al Demanio, Roberto Tasca –. La notizia di oggi dell’interesse di alcuni importanti operatori economici ad occupare gli spazi rimasti liberi nel complesso monumentale, anche ai piani alti, significa che nonostante la pandemia ancora in corso c’è un clima di fiducia nel futuro, a partire dal Salotto dei milanesi che con i bandi di gara svolti in questi ultimi anni è stato completamente rilanciato.”

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