La discoteca Just Cavalli di Milano ha violato le norme anti-covid ed è stata chiusa. La chiusura durerà 5 giorni. I proprietari presentano ricorso.
A Milano si intensificano i controlli per far rispettare le norme anti-covid previste dall’ultimo DPCM e il risultato dell’ultimo weekend ha portato alla chiusura della discoteca Just Cavalli di Milano, che resterà chiusa per 5 giorni. L’accusa è di aver continuato a servire bevande e cibo oltre la mezzanotte. E’ accaduto sabato 17 ottobre.
Chiuso il Just Cavalli di Milano
Secondo la polizia locale, che sta effettuando controlli serrati nei luoghi in cui si creano maggiori assembramenti e nei locali della movida, lo scorso 17 ottobre la discoteca Just Cavalli Milano ha continuato a servire ai propri clienti cibo e bevande oltre l’orario consentito, previsto per le 24.00. Di conseguenza il locale è stato sanzionato con la chiusura di 5 giorni. Una sanzione pesante per la nota discoteca, dove si era cercato di risollevarsi dalla crisi innescata dal Coronavirus con l’introduzione di una nuova offerta: l’aperitivo pomeridiano dalle 17.30 alle 19.30, “Because afternoon is the new nighttime!” dichiaravano sui loro canali social sponsorizzando il cambio di veste del locale.
Presentato ricorso: “Norme rispettate”
I proprietari del locale però, a quanto pare da alcune indiscrezioni, vorrebbe fare ricorso alla sanzione perché sicuri di aver rispettato tutte le norme. Il locale è molto attento alle nuove norme ed è uno dei pochi che promuove anche nelle sue pubblicità l’utilizzo della mascherina all’interno del locale. Proprio prima del weekend, annunciando l’intensificazione dei controlli, la vicesindaco Scavuzzo aveva dichiarato: “Oltre ai nostri operatori di polizia locale ringrazio i tanti gestori di pubblici esercizi che richiedono ai loro clienti il rispetto delle prescrizioni e che si attengono alle regole e i tanti milanesi che, uscendo a cena o a fare una passeggiata, tutelano la loro salute e quella degli altri indossando la mascherina e rispettando il distanziamento sociale. Non abbassiamo l’attenzione, ciascuno faccia la propria parte perché è necessario un senso di responsabilità collettivo.“