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Sciopero Trenord, treni a rischio: lo stop di 23 ore

La comunicazione del ministero dei Trasporti

Sciopero Trenord: lo stop di 23 ore

Domenica 30 e lunedì 31 gennaio, una parte del personale dei treni Trenord potrebbe causare disagi alla circolazione ferroviaria. L’annuncio è stato comunicato sul sito del ministero dei Trasporti.

Sciopero Trenord: gli orari

Lo sciopero è stato indetto dalle sigle Rsu 1A Pdm e Rsu 1B Pdb. Tra le ore 3 di domenica 30 gennaio e le 2 di lunedì 31, i lavoratori di Trenord potranno incrociare le braccia per 23 ore. Non sono previste fasce di garanzia: i disagi deriveranno dall’adesione del personale.

Diversi comitati e associazioni di pendolari hanno criticato Trenord tramite una lettera, all’interno della quale i passeggeri invitavano l’assessore regionale incaricato dei Trasporti, Claudia Terzi, a dimettersi.

Sciopero Trenord: la lettera dei pendolari

Secondo i pendolari la “responsabile del disastro Trenord” è l’assessore Terzi. Nella lettera si legge: “Il tpl della Regione ed in particolare quello su ferro sta conoscendo uno dei suoi più cupi periodi degradando continuativamente ed in maniera ormai non più sostenibile”.

I rappresentanti dei viaggiatori proseguono: “Il covid c’è per tutti, ma nessuna altra azienda, ferro o gomma che sia, è nelle stesse disastrate condizioni di Trenord, ed ovunque (anche per la ‘vicina’ Trenitalia) le cancellazioni dei treni rimangono ad un livello molto più basso. In particolare, il peggioramento della qualità e della quantità del servizio è in atto da anni e la pandemia costituisce quindi solo una causa di accelerazione e giustificazione del degrado”.

Sciopero Trenord: le corse ridotte

Anno dopo anno, le corse sono state ridotte, passando dalle 2347 corse giornaliere del 2018, alle attuali (orario in vigore dal 10 gennaio 2022) meno di 1800 corse, senza contare la riduzione della lunghezza del percorso di molte altre. A tale riduzione, vanno sommate le cancellazioni delle corse che, nei giorni scorsi, è arrivata a punte del 25%”.

Infine, i pendolari concludono: In queste condizioni, è impossibile usare il treno infondendo nella cittadinanza la convinzione dell’esistenza di un consapevole processo di progressivo smantellamento del servizio ferroviario regionale”.

Arriva la richiesta al governatore Attilio Fontana: Terzi andrà sostituita.

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