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Barriere architettoniche sulle metro: l’obiettivo entro il 2026

Entro il 2026 tutte le stazioni della metropolitana saranno rese accessibili a tutti grazie a un piano di intervento sulle stazioni senza ascensore.

barriere architettoniche metro
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Durante la commissione consiliare che si è tenuta, in videoconferenza, giovedì 17 settembre, Marco Granelli, assessore alla mobilità di Milano, ha annunciato il nuovo obbiettivo del comune. Entro il 2026 ci si propone infatti di eliminare tutte le barriere architettoniche nelle stazioni della metro. I membri dell’associazione Milano Positiva, a cui la commissione consiliare ha dato ascolto, nei mesi scorsi hanno raccolto numerose firme per chiedere a Palazzo Marino di installare ascensori nelle fermate di Pasteur, Rovereto e Turro.

Addio alle barriere architettoniche nelle stazioni della metro

Entro il 2026 il comune dovrà eseguire numerosi interventi per eliminare tutte le barriere architettoniche nelle stazioni della metro. Le metropolitane 1 e 2 sono state infatti realizzate negli anni ’60. Su 73 stazioni di queste linee solo 23 sono dotate di ascensore e 23 di montascale. Le altre 28 sono completamente prive di impianti che possano garantire a tutti l’accesso alla stazione. Le stazioni delle altre linee, costruite più di recente, sono invece tutte dotate di ascensore.

Il primo intervento di Palazzo Marino sarà sulle 28 stazioni che attualmente non hanno né ascensore né montascale. Completata questa prima operazioni si procederà a dotare di ascensore tutte le stazioni che ne sono prive. I lavori sono già in corso per sei stazioni sull’asse Gessate della M2, mentre Moscova, Porta Genova, Piola e Inganni sono attualmente nella fase esecutiva della progettazione, in attesa di andare in gara. Per quanto riguarda la richiesta di Milano Positiva in merito alla fermata di Rovereto, Granelli ha assicurato un intervento temporaneo a gennaio. Un montascale sarà infatti installato come “soluzione tampone“.

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