Una partita intensa che ha visto l'Olimpia in difficoltà nell'ultimo quarto.
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Un match equilibrato fino all’ultimo quarto
La partita tra l’Olimpia Milano e il Partizan Belgrado si è rivelata un vero e proprio scontro tra titani del basket europeo. Inizialmente, l’Olimpia ha mostrato un gioco solido, con Bolmaro e Shields protagonisti di un avvio brillante. Tuttavia, nonostante un primo tempo chiuso in vantaggio, la squadra di coach Messina ha faticato a mantenere il ritmo nel secondo tempo, cedendo terreno ai serbi. La prestazione di Bolmaro, che ha chiuso con statistiche impressionanti, non è bastata a evitare una sconfitta pesante, con il punteggio finale di 70-90.
Il dominio del Partizan nel secondo tempo
Il secondo tempo ha visto un cambiamento radicale nel gioco. Il Partizan, guidato da Carlik Jones e Sterling Brown, ha iniziato a dominare, approfittando delle difficoltà difensive dell’Olimpia. La squadra serba ha trovato il ritmo giusto, segnando canestri decisivi e allungando il distacco. L’Olimpia, pur cercando di resistere con le giocate di Shields e Mirotic, ha subito un parziale che ha compromesso le speranze di rimonta. La situazione si è aggravata ulteriormente con l’infortunio di Nico Mannion, che ha lasciato il campo nel finale di gara, aggiungendo un ulteriore elemento di preoccupazione per i tifosi.
Le prospettive future per l’Olimpia
Nonostante la sconfitta, l’Olimpia Milano deve mantenere la testa alta e guardare avanti. La squadra ha dimostrato di avere le potenzialità per competere ai massimi livelli, ma deve lavorare sulla continuità e sulla gestione della pressione nei momenti cruciali. Il prossimo incontro contro l’Anadolu Efes rappresenta un’importante opportunità per rimettersi in carreggiata e continuare a sognare l’accesso diretto ai playoff. Con un roster talentuoso e un coach esperto come Messina, l’Olimpia ha tutte le carte in regola per risollevarsi e tornare a vincere.