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Ora tocca all’Italia: la delle Olimpiadi di Milano-Cortina è arrivata all’Aeroporto di Malpensa nelle mani dei sindaci Sala e Ghedina.
Mentre risuona l’inno olimpico, i ragazzini cinesi -selezionati dal regista Zhang Yimou-, lo cantano composti. Il presidente del Cio, Thomas Bach passa la bandiera ai sindaci Sala e Ghedina, i quali la sventolano insieme sorridendo. Nel frattempo, il sindaco di Pechino, Chen Jining, li osserva silenziosamente.
Tra le note di Mameli, trovano l’intesa vincente il violino di Giovanni Andrea Zanon e la voce di Malika Ayane.
Due bambini fanno rotolare un globo su un lago ghiacciato che si apre: limpida l’immagine della fragilità del pianeta. Il pavimento dello stadio si illumina con immagini del Duomo e delle Cinque Torri, le vette delle Dolomiti, mentre si alternano quelle di Bosco Verticale e le cime innevate.
Sciatori e giocatori di hockey inseguono il vaporetto a Venezia. Non manca il benvenuto in cinese di Luca Zaia: “Benvenuti nella bella Italia”.
Lo segue a ruota Attilio Fontana: “Benvenuti nelle nostre montagne piene di sole”. Sopra i cieli volano le Frecce Tricolori. Nei prossimi quattro anni bisognerà sistemare le opere e chiudere numerosi accordi. Sala annuncia serenamente: “Milano è pronta”.
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