Questo Milan fa ancora fatica. Ma almeno porta a casa tre punti che lasciano vive, alla quinta giornata, le sue speranze di essere ancora protagonista. Merito di Zlatan Ibrahimovic, che con un colpo di biliardo a inizio ripresa piega il Genoa per 1-0, con i rossoblù protagonisti di un primo tempo che, se avessero chiuso in avanti, pochi avrebbero avuto qualcosa da eccepire.
E’ stata una partita difficile, come tutte quelle che aspetteranno il Milan quest’anno. Allegri schiera il quinto tridente offensivo in altrettante partite. Questa volta insieme a Ibrahimovic e Ronaldinho c’è Robinho, che fa così il suo esordio dal primo minuto. A centrocampo, invece, fuori Seedorf, con Gattuso e Boateng interni al fianco di Pirlo. Nel Genoa l’ex Kaladze viene salutato in panchina. Dopo venti minuti a ritmi buoni ma con poco costrutto, arriva il primo tiro rossonero con Robinho, salvato bene da Eduardo. La gara diventa senza esclusione di colpi, ma i ‘grifoni’ tengono bene il campo: Gattuso sfiora il gol (e poco dopo cade a terra, forse per il troppo sforzo nello scatto…). Ibrahimovic non splende, mentre l”operaio’ Palacio ‘trova’ un palo interno che fa venire i brividi a San Siro. Poi ancora Boateng e Chico pericolosi. Insomma, più rossoblù che rossonero in campo (mentre in tribuna finalmente dei genoani ci sono, circa duemila, dopo quasi 15 anni).
Nella ripresa, dopo una prima occasione per Palacio, arriva il vantaggio milanista: al 49′ lancio da dietro di Pirlo, Dainelli non c’è ma c’è invece Ibrahimovic che con un pallonetto beffa Eduardo, colpevole nella circostanza come tutta la difesa del ‘grifone’. Sale il Milan, Ronaldinho spara alto sulla traversa, Gattuso macina gioco, Criscito salva sulla linea un tiro di Robinho a botta sicura, Flamini (subentrato a Gattuso) spara in porta ma Ibra era libero (e poco dopo errore clamoroso del francese). Insomma, tanto Milan e poco Genoa nella ripresa.
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