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Lite Ibrahimovc-Sacchi in diretta tv, e lo 'stile Milan' si è perso definitivamente

Imbarazzo e sconcerto. E ancora una volta la consapevolezza di, purtroppo, avere previsto tutto. Zlatan Ibrahimovic che alza la voce e tappa la bocca ad Arrigo Sacchi è una brutta pagina di calcio. E ancora più brutto è che il Milan non abbia mosso un dito per tentare di salvare la faccia, sua e del suo maleducato giocatore. Ma ormai questo è lo 'stile' che viene servito sui piatti rossoneri, dopo anni di magra non si può del resto andare per il sottile. E, in fin dei conti, questo è quello che viene servito anche sull'altra sponda del Naviglio, dove già da prima la maleducazione e le 'spiritosissime' battute del campione di turno (il gesto a ombrello di Moratti, le 'mourinhate' continue, lo smoking bianco di Materazzi e co., e via dicendo) hanno rappresentato solo inutili e fastidiosi contorni di un gruppo che non è certamente riuscito a rendersi simpatico. Ora la peculiarità cambia maglia, proprio come ha fatto il 'buon' Zlatan. Ma nel mondo del calcio di oggi (e nell'Italia più in genere) ormai la maleducazione assume quasi toni positivi: di Mourinho in fin dei conti si diceva che rompeva le tradizioni del nostro calcio gessato, che diceva quello che pensava. E così si dirà anche dello 'zingaro del pallone'. Che, peraltro, ha offeso proprio una leggenda del Milan, tale Arrigo Sacchi, vincitore due volte della Coppa dei Campioni, cosa ignota in casa Ibrahimovic. E il Milan? Non mi pare abbia fatto una piega. Una volta Zlatan sarebbe stato preso 'in custodia' da qualcuno, all'interno dello spogliatoio, giusto per insegnargli l'educazione dimenticata. Ma erano altri tempi. Ed era anche un altro Milan.

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