Ormai è un cartone animato. Mi arrendo. Non so più cosa dire. Un personaggio dei fumetti. Mario Balotelli che arriva. Balotelli che va a farsi visitare. Balotelli che butta via la maglia dell'Inter e intona l'inno del Milan. Ci manca un'espressione da Homer e siamo a posto. Invece parliamo del calcio vissuto a quelli che dovrebbero essere i suoi livelli più elevati, quelli che in Nord America corrisponderebbero all'NHL o all'NBA. Pazienza. Ma cosa è successo?Prima dell’operazione il buon Mario (o 'Supermario') si affaccia alla finestra dell’ospedale e canta davanti ai giornalisti l’inno rossonero. Quindi si sottopone all’intervento al ginocchio, perfettamente riuscito (da parte del medico di fiducia dell'Inter), e così oggi potrà tornare in Inghilterra. Recupero non prima di 6 o 8 settimane.
L'intervento, in anestesia totale, si era reso necessario per sanare la lesione al menisco esterno destro del ginocchio, subita durante la prima partita giocata da Balotelli con il Manchester City nello scorso agosto in Romania.
Arrivando in ospedale non ha perso l’occasione per strizzare l’occhio al Milan. L’altro ieri l’ad rossonero Galliani aveva confessato che gli avrebbe fatto piacere vedere un giorno Mario con la maglia del Milan. Così il giocatore oggetto del desiderio ha ricambiato la carineria con un «sono contento, adesso sto bene, poi vediamo. Comunque il Milan è forte». Mino Rajola, da parte sua, giusti per non calmare le acque, ha aggiunto: «Non si può escludere niente».