Demetrio Albertini ha sempre parlato poco, tanto che per qualcuno non risulta nemmeno simpaticissimo. Al contrario di altri taciturni però, quando apre bocca dice cose intelligenti: così l'ex 'stella' del Milan e della Nazionale, ora vicepresidente della Federcalcio e dirigente dell'Assocalciatori, raccoglie l'appello di Andrea Pirlo, che si era lamentato delle condizioni dei campi italiani anche per rispondere alle critiche sulla cosiddetta sosta natalizia: "Con questo calendario, questi campi e questi stadi è inevitabile: quella degli impianti è questione di vita o di morte per il calcio italiano. O mettiamo a posto i nostri stadi, oppure è inutile parlare della sosta natalizia. Rifacciamo prima i campi e poi gli stadi ma rifacciamoli comunque, a prescindere dalla candidatura italiana a Euro 2016: perché su questo si gioca il futuro del nostro calcio", dice Albertini, alla vigilia della ripresa del campionato, quest'anno di mercoledì nel giorno dell'Epifania. "Leggo commenti negativi alla sosta natalizia – prosegue Albertini, riferendosi alle critiche de 'Il Giornale' – Ma si dimentica che lo stop non è una vacanza. Basta con le accuse ai calciatori milionari, c'è da chiedersi perché in questo periodo molte squadre si vadano ad allenare negli Emirati. L'Assocalciatori ha già proposto di cominciare in anticipo il campionato, per non stressare il calendario. Ma con questo clima e questi stadi inadeguati, e con le partite così ravvicinate, la sosta è inevitabile". Inevitabile un 'passaggio' dedicato all'Inghilterra: "E' vero – aggiunge Albertini – in Premier League si va in campo a Natale: ma andate a vedere su che campi giocano, come dice Pirlo, e guardate quale sia il rispetto per gli spettatori che pagano il biglietto allo stadio. Mercoledì sera sarò al Meazza per Milan-Genoa, ore 20.45: il campo non sarà gelato, ma sono curioso di vedere in che condizioni si giocherà: come si fa a non capire che questi campi, d'inverno, mettono a rischio lo spettacolo e che gli infortuni sono dietro l'angolo? E parliamo di uno dei due soli stadi italiani a quattro stelle".