La proposta di intitolare Via Micene a Giuseppe Pinelli avanza nel consiglio comunale di Milano.
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Un gesto di memoria e giustizia
La proposta di intitolare Via Micene a Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico tragicamente scomparso, sta per diventare realtà. Questo gesto non è solo un atto simbolico, ma rappresenta un’importante rivisitazione della storia recente di Milano, segnata da eventi drammatici e ingiustizie. Pinelli, accusato ingiustamente di essere coinvolto nella strage di piazza Fontana, è diventato un simbolo della lotta contro la repressione e della ricerca della verità.
Il contesto della proposta
La mozione, presentata da esponenti del Partito Democratico e di Europa Verde, è stata inserita all’ordine del giorno della prima seduta del consiglio comunale dopo le festività natalizie. Questo segna un passo significativo per il riconoscimento della figura di Pinelli, che ha subito un destino ingiusto a causa di un sistema repressivo. I proponenti sottolineano l’importanza di ricordare chi ha pagato un prezzo alto per la libertà e la giustizia.
La posizione della comunità
Il Comitato abitanti San Siro ha da tempo avviato una campagna per cambiare il nome della strada, sottolineando la vicinanza della via alla casa in cui vivevano i Pinelli. La proposta ha trovato un ampio consenso tra i residenti e i sostenitori della memoria storica. È importante notare che Via Micene non ha residenti, il che facilita il processo di intitolazione senza creare disagi burocratici. Questo aspetto rappresenta un’opportunità unica per onorare la memoria di un uomo che ha lottato per i diritti e la giustizia.
Un riconoscimento atteso
In concomitanza con la proposta di intitolazione, si svolgerà anche una cerimonia per conferire l’Ambrogino d’Oro alla memoria di Licia Pinelli, la vedova di Giuseppe, scomparsa recentemente. Questo riconoscimento rappresenta un tributo alla sua vita e alla sua lotta per la verità e la giustizia. La memoria di Giuseppe Pinelli e della sua famiglia continua a vivere, ispirando nuove generazioni a non dimenticare le ingiustizie del passato e a lottare per un futuro migliore.