Beppe Sala, il sindaco di Milano, ha dichiarato che il Comune potrebbe prendere in considerazione la vendita dello Stadio di San Siro dopo il 2030 se le squadre calcistiche decide di non utilizzarlo più. Queste dichiarazioni sono state fatte durante l’evento ‘La grande Milano. Dimensione smart city’. Il sindaco ha chiarito che il contratto di locazione dello stadio sarà scaduto a giugno 2030 e che se le squadre non desiderano rinnovarlo, il Comune non è obbligato a farlo, considerando che si creerebbe un danno ai beni della comunità.
Inoltre, Sala ha fatto riferimento alla mancata assegnazione della finale della Champions League 2027 a Milano da parte della Uefa. La decisione è derivata dal fatto che il Comune non potesse garantire l’assenza di lavori in corso durante il periodo del match, causando una perdita economica stimata tra i 15 e i 34 milioni di euro. Sala ha confermato i suoi colloqui con la Uefa in merito, affermando che era impossibile garantire che non ci sarebbero stati lavori a San Siro durante quel periodo.
L’assessore ha dichiarato: “È una questione di stabilire delle priorità”. L’assessore allo sport, Martina Riva, ha avuto un intervento sul tema, suggerendo la “necessità di stabilire un ordine di importanza”, e ha dato chiarimento sul fatto che il Comune sta portando avanti un “ampio dialogo con le squadre di calcio e la Sovrintendenza, nell’obbiettivo di raggiungere una risoluzione che possa appagare tutti, sia riguardo allo stadio che riguardo alla rigenerazione del quartiere”. Ha poi aggiunto: “Per noi questo ha la precedenza su tutto il resto, nell’interesse della città e dei milanesi, ma anche per preservare la competitività futura di Milan e Inter”.
Nella disputa tra Sala e La Russa, Sala ha replicato al presidente del Senato, Ignazio La Russa, che aveva tacciato di “brutta figura” la giunta. “Il presidente del Senato è venuto da me con la sua proposta di due stadi, sappiamo che ha cercato di parlare con le due squadre, ma non ha ottenuto nulla in cambio. È altamente inappropriato per uno nella sua posizione fare tali affermazioni speculative su una questione di tale importanza per la città. Dovrebbe ammettere che anche lui ci ha provato e non ha avuto successo, invece di buttare tutta la responsabilità sul sindaco”, ha ribattuto Sala: “Sono un po’ stanco di questi autoproclamati esperti che pretendono di sapere tutto e che vorrei vedere in azione, alla prova dei fatti”.