Lascia il Comune di Firenze e arriva a Milano: è Tommaso Sacchi il nuovo assessore alla cultura, che si prepara a una "sfida importantissima".
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È Tommaso Sacchi il nuovo assessore alla cultura di Milano: dopo aver assunto lo stesso incarico al Comune di Firenze, ringrazia Beppe Sala per la fiducia e appena arriverà in città andrà nei teatri a festeggiare la riapertura totale, con capienza al 100%.
Sacchi, le parole del nuovo assessore alla cultura di Milano
Durante una conferenza stampa a Palazzo Vecchio insieme al sindaco di Firenze, Dario Nardella, Sacchi ha detto addio alla città che lo ha accolto negli ultimi anni, non nascondendo l’entusiasmo per il suo nuovo inizio.
In particolare, ha dichiarato: “Mi aspetta una sfida importantissima. Sono pronto ad affrontarla e sono felicissimo di portare con me l’eredità di questo rapporto con Firenze”.
Beppe Sala aveva assicurato: “Con Nardella ce la siamo risolta in tre minuti”. La conferma era arrivata proprio dal sindaco del capoluogo toscano, commentando: “Questa chiamata a Milano è avvenuta in modo assolutamente condiviso, sereno, senza strappi“.
Sacchi, il nuovo assessore alla cultura di Milano rafforzerà il rapporto con Firenze
Sala e Nardella intendono consolidare l’asse Milano-Firenze. Lo ha ricordato lo stesso Sacchi, dichiarando: “Siamo molto ambiziosi, voglio lavorarci. Non me lo sono inventato io, è un mandato che parte dalla volontà diretta dei sindaci di collaborare“.
Quindi ha sottolineato: “C’è un rapporto antico e di amicizia tra i sindaci e un’alleanza su idee e cultura“.
Sacchi, chi è il nuovo assessore alla cultura di Milano
Tommaso Sacchi è il nuovo assessore alla cultura del capoluogo lombardo. Il neo assessore è e resterà presidente della Fondazione Teatro della Toscana, che guida il Teatro della Pergola a Firenze, il Teatro Era a Pontedera e il Teatro Studio a Scandicci.
Aiutare ancora la città di Firenze “mi onora moltissimo”, ha commentato Sacchi. Poi ha precisato: “È un ruolo svolto a titolo gratuito, ma che farò con tutto l’impegno. Ovviamente è una presidenza che ha un carattere temporale: deciderà il sindaco quanto e come prolungare questo mandato”.