Flashmob contro Fontana e Gallera venerdì 29 maggio, appuntamento al Palazzo della Regione Lombardia per chiedere le dimissioni della giunta.
Venerdì 29 Maggio ore 17.30 presso il Palazzo della Regione Lombardia a Milano per un flashmob contro il governatore Attilio Fontana e il suo assessore Giulio Gallera: ecco l’appuntamento per la manifestazione #movid19.
I partecipanti si dovranno presentare sotto il Palazzo della Regione muniti di un metro – da depositare a terra per mostrare visivamente il distanziamento sociale tutt’ora imposto – e un cartello sul quale scrivere uno dei tanti interventi inappropriati dell’Assessore al Welfare.
Flashmob a Milano al Palazzo della Regione
La dichiarazione di intenti è limpida: “Invitiamo la cittadinanza a manifestare contro l’operato dell’Assessore Giulio Gallera e dell’intera giunta di Attilio Fontana”. Firmato: I Coinvolti (icoinvolti@gmail.com). Ovvero “Un gruppo di cittadini di ogni età e ceto sociale senza appartenenza partitica e senza insegne che si unisce nel desiderio di esprimere dissenso”.
Una delle promotrici di questa iniziativa è una giornalista e insegnante milanese, Gea Scancarello, che insieme ad altri amici ha deciso di trasformare in azione il malessere e l’indignazione dei lombardi. Un’azione pacifica, ma che metta la Giunta Regionale visivamente di fronte alla lunga lista di errori di cui si è macchiata in questi mesi di emergenza sanitaria.
Perché le colpe della Regione sono tante, nonostante la loro narrazione cerchi costantemente di scaricare la responsabilità della strage sui cittadini che vanno a correre o a bere una birra con gli amici: dalla gestione al limite del criminale delle RSA alla comunicazione di dati scorretti sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, dalla mancanza di tamponi per il personale sanitario e per i comuni cittadini all’ultima conferenza stampa di Gallera, dove si è chiaramente capito che l’Assessore non ha alcuna conoscenza o capacità di comprensione della materia sulla quale è chiamato a scegliere.
La scelta del nome, “I Coinvolti”, viene spiegata dagli stessi promotori: “è una citazione da ‘La canzone del maggio’ di Fabrizio De Andrè, nel verso finale: Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti.” Il nome dell’hashtag, #movid19, è invece un’ironica crasi tra Covid e movida.
La coscienza civile che si sveglia, riprende la propria sovranità e, nel rispetto delle regole, manifesta pacificamente il proprio dissenso mettendo l’amministrazione di fronte alle proprie colpe e responsabilità.