Dopo un lungo restauro, la Fondazione Adolfo Pini torna a essere un punto di riferimento culturale a Milano.
Argomenti trattati
Un nuovo capitolo per la Fondazione Adolfo Pini
La Fondazione Adolfo Pini, storica istituzione milanese, ha riaperto le sue porte al pubblico dopo un lungo periodo di commissariamento e restauro. Situata in un affascinante edificio ottocentesco in Corso Garibaldi, la Fondazione è tornata a essere un luogo di promozione dell’arte e della cultura contemporanea. Con un nuovo percorso espositivo, l’istituzione si propone di attrarre visitatori e appassionati d’arte, offrendo un ingresso gratuito previa prenotazione online.
Il restauro e la nuova esposizione permanente
Il restauro, durato due anni, ha interessato non solo gli spazi espositivi, ma anche dettagli architettonici come il soffitto ligneo policromo e l’affresco della scala padronale. La nuova esposizione permanente, curata da Silvia Bolamperti, presenta oltre quaranta opere di Bongiovanni Radice, artista che ha legato la sua vita alla Fondazione. Le stanze del primo piano, ora ripristinate, ospitano anche una selezione di oggetti d’arte decorativa, creando un’atmosfera che evoca la vita borghese del Novecento.
Attività future e coinvolgimento della comunità
La presidente Marina Messina ha dichiarato che la Fondazione mira a rinsaldare il legame con la comunità milanese, proponendo attività che coinvolgano anche le scuole. Tra i progetti futuri, il Pini Art Prize, dedicato agli artisti under 35, rappresenta un’opportunità per sostenere la creatività giovanile. Inoltre, la Fondazione prevede di collaborare con altre istituzioni culturali per garantire una continuità nelle attività e un’offerta didattica efficace per i più giovani. La Fondazione Adolfo Pini si prepara quindi a diventare un punto di riferimento per l’arte contemporanea a Milano, unendo passato e presente in un dialogo costante.