Scopri l'importanza della mostra dedicata a Casorati e il suo legame con Milano.
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Un artista tra simbolismo e modernità
Felice Casorati, uno dei più influenti artisti del primo Novecento, torna a far parlare di sé con una retrospettiva che si preannuncia come una delle più complete mai realizzate. La mostra, che si terrà a Palazzo Reale di Milano dal 15 febbraio, celebra non solo l’opera del pittore, ma anche il suo profondo legame con la città meneghina, un luogo che ha rappresentato un crocevia di tendenze artistiche e culturali. Casorati, nato a Novara nel 1883 e scomparso a Torino nel 1963, è noto per il suo stile che fonde il realismo magico con elementi simbolisti, creando opere che evocano una profonda introspezione e una riflessione esistenziale.
Un percorso espositivo ricco di opere
La mostra si articolerà in quattordici sale, ognuna delle quali ripercorrerà le diverse fasi della produzione artistica di Casorati, dagli esordi simbolisti fino agli anni ’50. Saranno esposte oltre 100 opere, tra cui dipinti, sculture e bozzetti per scenografie teatrali, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private. Tra le opere più significative ci saranno Ritratto della sorella Elvira (1907), Le ereditiere (1910) e i celebri trittici metafisici come Una Donna (1918-19) e Bambina (1919). Inoltre, il pubblico avrà l’opportunità di ammirare opere esposte alla Biennale di Venezia nel 1924, come Meriggio (1923) e Natura morta con manichini (1924).
Un’esperienza immersiva nell’universo di Casorati
I curatori della mostra, Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli, hanno progettato un percorso che invita i visitatori a immergersi nell’universo poetico di Casorati. Le sale di Palazzo Reale, con la loro atmosfera aulica, offrono il contesto ideale per ricreare la dimensione silenziosa e contemplativa delle opere. I visitatori saranno guidati attraverso ambienti che riflettono la filosofia esistenziale dell’artista, caratterizzati da figure pensose e malinconiche, simboli di un’umanità profonda e partecipe. La retrospettiva non è solo un’esposizione di opere, ma un vero e proprio viaggio nell’anima di un artista che ha saputo catturare l’essenza della vita attraverso la sua arte.