Un viaggio tra tecnologia e riflessione sul presente nella mostra 'After all'
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Un’esposizione che sfida il presente
La Triennale di Milano ospita attualmente la mostra di Davide Allieri, un artista che invita a riflettere su un futuro incerto attraverso opere che uniscono tecnologia e arte. Intitolata ‘After all’, l’esposizione si colloca in uno spazio architettonico ricco di storia, progettato negli anni Trenta dall’architetto Giovanni Muzio. Questo ambiente, con le sue colonne e architravi in marmo, crea un contrasto affascinante con le installazioni contemporanee di Allieri, che si sviluppano in un dialogo visivo e concettuale con il luogo.
Un viaggio tra tecnologia e arte
Entrando nell’Impluvium, i visitatori si trovano immersi in un paesaggio artistico che sfida le convenzioni. L’installazione Communication System si erge in altezza, evocando le tecnologie di sorveglianza che caratterizzano il nostro tempo. Allieri utilizza materiali come l’alluminio e la vetroresina per creare opere che sembrano provenire da un film di fantascienza, richiamando l’immaginario di pellicole iconiche come Blade Runner e Dune. La scelta di una luce fredda, ottenuta con neon, contribuisce a creare un’atmosfera inquietante e futuristica.
Riflessioni sul futuro e sull’umanità
Davide Allieri non nasconde le sue preoccupazioni riguardo al presente e al futuro dell’umanità. Le sue opere sono una risposta alle paure collettive, evocando scenari catastrofici che ci costringono a confrontarci con le conseguenze delle nostre azioni. Citando filosofi come Mark Fisher e Jean Baudrillard, Allieri invita il pubblico a riflettere su temi di abbandono e recupero, distruzione e invenzione. La mostra diventa così un viaggio interiore, un’opportunità per esplorare le rovine che stiamo creando e il tentativo di sopravvivere in un mondo in continua trasformazione.