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Per molti insegnanti, la Carta del Docente rappresenta un’importante opportunità di investimento nella propria formazione professionale. Tuttavia, ogni anno, capita che alcuni fondi vadano persi per semplice disattenzione o per mancanza di informazioni aggiornate. Se ti stai chiedendo quando scade la carta del docente, sei nel posto giusto: in questo articolo trovi tutto ciò che serve sapere sulle scadenze, su come usare il bonus prima che sia troppo tardi, e su cosa succede se non lo spendi in tempo.
Cos’è la Carta del Docente e a chi spetta
La Carta del Docente è un’iniziativa promossa dal MIUR, ora MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito), che consente agli insegnanti di ruolo di usufruire ogni anno di un bonus del valore di 500 euro. Questo importo è destinato esclusivamente all’aggiornamento e alla formazione professionale del personale docente. Possono accedere alla Carta tutti gli insegnanti di ruolo a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che part-time, delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado. Sono inclusi anche i docenti in periodo di formazione e prova. Sono invece esclusi i supplenti, anche se con contratti annuali, e i docenti delle scuole private, salvo specifiche deroghe previste da sentenze o aggiornamenti normativi. Il bonus può essere utilizzato per acquistare libri, riviste, corsi di aggiornamento, iscrizioni a lauree o master universitari, software didattici e anche strumenti tecnologici come computer e tablet (se compatibili con gli obiettivi formativi indicati dal Ministero).
Quando scade la Carta del Docente: le date da ricordare
La scadenza Carta del Docente è uno degli aspetti più critici da conoscere per evitare di perdere il proprio credito. Ogni anno il credito di 500 euro viene accreditato il 1° settembre e può essere speso fino al 31 agosto dell’anno successivo. Questo significa che, ad esempio, i fondi erogati il 1° settembre 2023 scadranno il 31 agosto 2025.
Attenzione però: il credito ha validità biennale. Questo vuol dire che il bonus non utilizzato nell’arco dei dodici mesi può essere accumulato con quello dell’anno successivo, ma non può essere conservato oltre i due anni scolastici successivi alla sua emissione.
Ecco un esempio pratico:
- i 500 euro assegnati nel 2022/2023 devono essere spesi entro il 31 agosto 2024;
- i 500 euro assegnati nel 2023/2024 vanno spesi entro il 31 agosto 2025.
È importante verificare con precisione l’anno di riferimento del bonus, perché una volta superata la data limite, l’importo scade definitivamente e non è più recuperabile.
Cosa succede ai fondi non utilizzati
La regola è semplice ma rigida: se non utilizzi il credito entro la scadenza Carta del Docente prevista, lo perdi. Non ci sono proroghe, né possibilità di recuperare l’importo dopo la data limite. Il MIM infatti, in linea con quanto stabilito dal decreto istitutivo della Carta del Docente (Legge 107/2015), non consente il riaccredito dei fondi scaduti. Questa misura ha l’obiettivo di incentivare un utilizzo regolare e pianificato del bonus, ma comporta anche il rischio di vedere azzerato un importo importante semplicemente per mancanza di programmazione. Ogni anno molti insegnanti si trovano a dover utilizzare tutto il credito negli ultimi giorni disponibili, spesso con scelte affrettate o poco strategiche.
Come controllare il credito residuo
Per evitare sorprese, è fondamentale controllare periodicamente il saldo della propria Carta del Docente. Farlo è semplice e richiede pochi minuti.
- Accedi al sito ufficiale cartadeldocente.istruzione.it
- Effettua l’accesso con le credenziali SPID o CIE
- Una volta entrato, troverai una schermata riepilogativa con il totale del tuo credito disponibile, suddiviso per anno scolastico
Oltre al saldo, puoi consultare anche la cronologia degli acquisti effettuati e scaricare i buoni già generati. Questo ti consente di avere sempre sotto controllo la situazione e pianificare gli acquisti in tempo utile.
Idee utili per sfruttarla prima della scadenza
Se ti accorgi di avere ancora del credito attivo e la data di scadenza Carta del Docente si avvicina, non è il caso di allarmarsi: ci sono molte soluzioni efficaci per utilizzare il bonus anche all’ultimo momento, purché nel rispetto delle finalità previste dal Ministero.
- Iscriviti a un corso online di formazione accreditato: ce ne sono molti disponibili anche in modalità asincrona, quindi puoi iniziare anche dopo aver speso il bonus.
- Acquista libri e manuali specialistici: validi sia in formato cartaceo che digitale, purché inerenti all’insegnamento o alla formazione.
- Investi in software didattici: strumenti utili per la gestione della classe, mappe concettuali, LIM, coding, progettazione.
- Acquista un nuovo tablet o computer: se utilizzato per attività legate all’insegnamento, è perfettamente compatibile con la normativa.
- Partecipa a eventi o seminari formativi riconosciuti dal MIM: anche in presenza, purché rientrino nei criteri di spesa.
L’importante è generare il buono prima della scadenza Carta del Docente, anche se il corso o l’acquisto si perfezionano in seguito. Infatti, il Ministero specifica che il buono emesso e validato entro il termine del 31 agosto viene comunque considerato valido, anche se il servizio formativo sarà fruito nei mesi successivi.