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Dai luoghi storici alla periferia.
Addio alle folle degli anni precedenti: gli organizzatori promettono novità, via libera all’entusiasmo.
Manca sempre meno: il Salone alla Fiera di Rho spalanca le porte il 5 settembre, lo precede il Fuorisalone che inizia il 4 settembre e si concluderà il 10. Ecco la mappa delle 12 tappe: zona Tortona, Brera, 5Vie, Isola, i chiostri della Statale, la Triennale, il Museo del Design, Base, ma anche Portello, Inganni, Monumentale, Barona.
Quest’anno il Superstudio Più di via Tortona raddoppia alla Barona con il Superstudio Maxi di via Moncucco. Si tratta di una vecchia fabbrica siderurgica riqualificata nella quale avrà luogo uno show multidisciplinare coinvolgendo fotografia, video, performance e flash mob. La fondatrice, Gisella Borioli, annuncia “Meno brand, più creatività” e prosegue “In mancanza di grandi aziende internazionali, come quelle orientali ad esempio, e dei loro grandi investimenti, il business lascerà spazio alla valorizzazione del pensiero e dei valori che il design esprime, in una piazza di idee che parlerà anche al sociale”.
Un’altra location del tutto nuova è Lom – Locanda Officina Monumentale, una ex cascina-officina figlia di un progetto di rigenerazione urbana. Sarà il polo della manifattura 4.0 tra stampanti in 3D e nuove tecniche artigianali.
Il progetto Alcova trova ospitalità in zona Inganni, nell’ex ospedale militare di via Saint Bon. Questo progetto era già stato sperimentato alla fabbrica di panettoni Giovanni Cova di via Popoli Uniti a NoLo. Disponibili 3.500 metri quadrati che ospiteranno all’incirca quaranta espositori tra designer indipendenti, aziende e gallerie d’art.
Al Portello torna Alpha District con il progetto Hysteria: l’attenzione sarà rivolta alle donne.
L’assessore alle Attività Produttive, Cristina Tajani, spiega “Il dialogo tra il Salone e il Fuorisalone quest’anno è più che mai importante per unire le forze. L’eccezionalità di questa edizione ha indotto tutti gli attori del sistema, dai distretti a Federlegno passando per il Comune e la Triennale, a giocare in squadra.
Anche se i numeri dei visitatori non saranno paragonabili a quelli del 2019, avremo dato prova di un sistema vitale capace di reagire alla crisi”.
Il tema di quest’edizione di rinascita sarà “Forme dell’Abitare”: da come la pandemia ha notevolmente scompigliato le vite e le abitudini di tutti, riflettendo il tutto sul futuro del design che si intreccia con mobilità, eco sostenibilità, economia circolare e trasformazione digitale.
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