“Il Covid mi ha fatto rimettere in gioco e ha reso Milano più vivibile“: lo skater, snowborder e artista Luca Panegatti si è raccontato nell’intervista a Notizie.it | Milano per la rubrica Bella Milano.
Sei di Lecco ma abiti a Milano. Il tuo lavoro e le tue passioni, che poi sono collegate, ti portano sempre fuori Milano ma poi torni a Milano . Cosa ti rassicura e ti spaventa di Milano?
In realta’ sono di Como ahaha, però si, sono un pesce d’acqua dolce, ma come le trote, mi sono adattato anche all’acqua salata. Non essendo un animale da città ho spesso l’esigenza di evadere ma come dici tu, ritorno sempre.
Il perche è semplice: Milano è il centro d’Europa se non di piuùe la mia volontà di essere parte dell evoluzione è ancora forte.
Sei un surfer, uno snowboarder ed uno skater, suoni la batteria in una band e tramite la fotografia ed i video sei riuscito a farne un lavoro con cui campare nel senso che filmi e fotografi queste cose, sono i tuoi soggetti, come ci sei riuscito e che consigli dai a chi vuole fare come te?
La ricetta per raggiungere i tuoi obiettivi è la più banale del mondo: fai, sbaglia, rifai, sbaglia, rifai…fino a quando è proprio quello che produci che ti riconoscerà il merito del “farsi il culo”.
Sinceramente non è proprio un percorso che consiglio di fare, è lungo, difficile e spesso sei da solo contro una città come Milano. Sicuramente non è un percorso da intraprendere se non sei disposto a sacrificare tutto.
Essere a Milano piuttosto che in un’altra città di Italia agevola nel tuo lavoro o non é importante?
Come dicevo prima Milano e’ il vertice economico e artistico italiano, quindi essere a Milano ancora per qualche anno è sicuramente la scelta ideale.
Il lockdown prima e il distanziamento sociale poi hanno danneggiato la tua attività o quella delle aziende con cui lavori?
Ti devo rispondere un SI secco. Premetto che ancora una volta mi sono rimesso in gioco e anzi, tutto questo mi ha portato ad affermarmi ancora di più come professionista e come azienda, ma non ti nego che ho passato 3 mesi neri, i quali mi hanno portato a trovare delle nuove energie e di nuovo la volonta’ di non arrendersi.
Come trovi cambiata Milano nell’era Covid 19?
Milano a mio parere è diventata molto più vivibile, meno traffico, più gente che sfrutta la nuova condizione per godersi veramente il proprio tempo libero, insomma, pur nella tragicità del momento storico, il mondo aveva bisogno di uno scossone e prima ancora le persone avevano bisogno di una regolata.
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