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Madonna a San Siro

[Corriere] – MILANO – Nell’hotel del centro dove arriva oggi sotto falso nome, Madonna ha fatto recapitare un lungo elenco di richieste. Prima tra tutte, una sala prove con un soffitto alto almeno tre metri, per poter rifinire i suoi stacchetti acrobatici al riparo dal caldo di San Siro e dall’as­salto dei fan già appostati fuori dallo stadio. Lo «Sticky & Sweet 2009», il tour mondiale della popstar partito lo scorso agosto dal Mil­lennium Stadium di Cardiff, ar­riva martedì al Meazza, con l’inevitabile tutto esaurito e con il solito corollario da diva. Suite presidenziale per lei pre­notata fino a sabato, e un piano intero per alloggiare lo staff pronto a esaudire i desideri del­la ex ragazza del Michigan che torna in città dopo 22 anni dal­la tappa torinese del «Who’s That Girl tour», presentato al­l’epoca proprio a Milano.

«Era una ragazzina maleducata e ar­rogante, a 29 anni aveva già ot­tenuto quel successo che gli al­tri impiegano una vita a rag­giungere – ricorda David Zard, il procuratore che l’ha portata al Comunale di Torino nel 1987 -. Con il tempo l’ho vista acquisire quell’umanità che le mancava, è diventata mamma e ha fatto del bene a molti». Per­fezionista, non bella, di cultura medio-bassa, ma con un’intelli­genza così smisurata da trasfor­marla, all’occorrenza, nella più sexy. «Aveva voglia di impara­re in fretta, soprattutto l’italia­no: chiese a una mia assistente anglo-napoletana di tradurle la frase ‘Are you ready?’, e lei, non padrona della lingua, le suggerì ‘Siete caldi’. Nacque così la famosissima frase: ‘Sieti caldi? Bene, ànchio!’».

Oggi la star seleziona mania­calmente i collaboratori e gli er­rori non sono ammessi. Oltre 3.500 costumi di scena, 100 pa­ia di ginocchiere, 69 chitarre, 250 persone dello staff, di cui 5 addette al cambio costume, cal­colato su un tempo di un minu­to e mezzo. La scaletta del tour, con brani storici come «La Isla Bonita» e «Into The Groove» (remixata con Toop Toop dei Cassius) e un omaggio alla lea­der dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi (sulla scia di Bono), sarà arricchita da un omaggio a Michael Jackson sulle note di «Mama-se, mama-sa, ma-ma-coo-sa». «Sa­rà emozionante – dice Zard -. Madonna era grande amica di Michael, con lui ha diviso le critiche di chi diceva che il loro era un successo di plastica». Dopo lo show, a festeggiarla sa­ranno Dolce & Gabbana, pre­senti al concerto, con un party per pochi amici.

Michela Proietti

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