Scopri i dettagli dell'operazione che ha portato all'arresto di due individui coinvolti in un incidente stradale a Trezzano sul Naviglio. Approfondisci le circostanze dell'incidente e le conseguenze legali per i responsabili.

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Il 13 settembre 2025, un grave incidente stradale ha colpito Trezzano sul Naviglio, portando all’arresto di due uomini di nazionalità marocchina. Questo evento ha suscitato notevole attenzione, non solo per la gravità del sinistro, ma anche per la fuga dei responsabili, che hanno abbandonato sul posto un’arma clandestina. L’operazione che ha portato ai loro arresti, denominata operazione Berbero, è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Corsico.
I fatti
Nella notte del 13 settembre, i due uomini viaggiavano a bordo di una Volkswagen Touareg che, a causa dell’alta velocità, ha impattato violentemente contro una Peugeot 208 condotta da una giovane italiana di 23 anni. Il violento scontro ha causato gravi ferite alla ragazza, che è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Carlo di Milano in codice rosso, con un quadro clinico preoccupante.
La fuga e l’abbandono dell’arma
Dopo l’incidente, i due indagati hanno deciso di fuggire a piedi, lasciando dietro di sé un fucile a canne mozze con matricola abrasa e munizioni. Questo gesto ha ulteriormente aggravato la loro posizione legale, portando le forze dell’ordine a intensificare le indagini per identificarli e rintracciarli.
Le indagini e gli arresti
Le indagini sono state avviate dalla Stazione dei Carabinieri di Corsico, che ha collaborato con la Sezione Operativa e altre unità specializzate. L’11 ottobre, uno dei due uomini è stato arrestato a Lissone, in provincia di Monza, mentre si trovava in possesso di una pistola clandestina. Questo arresto ha fornito agli investigatori informazioni preziose che hanno facilitato l’identificazione del secondo complice.
Operazione coordinata dalla Procura di Milano
Il 13 novembre, le forze dell’ordine hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Milano. Gli arresti sono stati effettuati a Milano e Somma Lombardo, con il supporto di unità cinofile e di un’operazione aerea del 2° Nucleo Elicotteri. Durante le perquisizioni sono stati trovati ulteriori elementi che hanno confermato le responsabilità dei due individui.
Implicazioni legali e future fasi del processo
I due cittadini marocchini, nati rispettivamente nel 1999 e nel 1991, sono accusati di omissione di soccorso e porto abusivo di arma clandestina. La loro fuga dopo l’incidente ha messo in pericolo la vita della giovane vittima e sollevato interrogativi sulla sicurezza e sull’uso delle armi nel contesto urbano. Le indagini proseguono sotto l’egida della Procura di Milano, mentre gli arrestati rimangono a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di ulteriori sviluppi.
Questo caso evidenzia la necessità di un maggiore controllo sulle armi clandestine e la responsabilità civile dei conducenti coinvolti in incidenti stradali. Casi simili richiedono un approccio rigoroso da parte delle autorità per garantire che la giustizia venga servita e che situazioni di questo tipo non si ripetano.





