Legnano celebra con orgoglio coloro che dedicano il proprio tempo e impegno al servizio degli altri in occasione della festa di San Magno.

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In un’atmosfera di profonda gratitudine e celebrazione, Legnano ha commemorato il suo patrono, San Magno, con una cerimonia dedicata a premiare le persone che si sono distinte per il loro instancabile impegno al servizio della comunità. Questo evento annuale rappresenta un momento prezioso per riflettere sull’importanza del volontariato e della solidarietà nel tessuto sociale della città.
Le benemerenze civiche
La celebrazione si è svolta nel suggestivo contesto della Sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni, dove il sindaco Lorenzo Radice ha dato il via alla premiazione di undici benemerenze civiche. Questi riconoscimenti hanno messo in luce il contributo di individui che operano in vari ambiti, dall’arte alla salute, dal volontariato alla sicurezza, fino allo sport.
Un riconoscimento per i silenziosi eroi
Il primo cittadino ha sottolineato come la cerimonia non sia solo un omaggio ai singoli, ma un riconoscimento collettivo ai valori che rendono Legnano una comunità forte. “Oggi celebriamo non solo gli eroi del nostro tempo, ma anche chi, con umiltà e dedizione, ha contribuito a fare di Legnano un luogo migliore”, ha dichiarato Radice. Un pubblico numeroso ha assistito all’evento, tanto che alcuni hanno dovuto seguire la premiazione su un maxischermo allestito nell’atrio del municipio.
Storie di vita che ispirano
Tra i premiati, figurano nomi di spicco e storie toccanti. Uno dei riconoscimenti postumi è andato a Bruno Gulotta, un giovane legnanese che ha perso la vita nell’attentato di Barcellona nel 2017, sacrificandosi per proteggere il proprio figlio. Anche Carla Tosi, che durante la Seconda Guerra Mondiale ha salvato molti partigiani ed ebrei, è stata onorata per il suo coraggio e il suo altruismo, ricevendo in passato la Medaglia d’oro del Comune di Milano.
Professionisti dediti al bene comune
Altri premiati includono Celso Capocasa e Augusto Gilardi, medici pneumologi che hanno guidato il Sanatorio cittadino con umanità e professionalità. La loro dedizione ha lasciato un segno indelebile nella comunità. Anche Ernesta Ricotta, ex primaria di Neuropsichiatria infantile, è stata riconosciuta per il suo impegno nel volontariato e nei progetti sanitari in Guinea Bissau.
Il futuro della comunità
Tra i premiati c’è anche Benedetta Sartori, atleta della Nazionale di pallavolo, che ha recentemente conquistato il titolo mondiale a Bangkok. La presenza di figure come Agostino Burberi, uno dei primi discepoli di don Lorenzo Milani, e Enrica Mariani, docente che continua a supportare gli studenti anche dopo la pensione, dimostra come la passione per l’insegnamento e il servizio al prossimo non abbiano confini di età.
La cerimonia ha visto anche il riconoscimento di Gaetano D’Ingianti, ex ispettore della Polizia di Stato, che ha contribuito a creare una rete di volontariato attivo, e Anna Maria Volontè, archeologa che ha custodito il patrimonio culturale locale. Infine, Gianni Celeghin, sarto di talento, ha ricevuto un premio per il suo lavoro artigianale, apprezzato anche a livello internazionale.
Il sindaco Radice ha concluso la cerimonia esprimendo gratitudine a tutti i premiati: “La vostra dedizione è un faro di speranza e un esempio per le future generazioni.” La celebrazione di San Magno diventa così non solo un momento di riconoscimento, ma anche un inno alla comunità e ai suoi valori fondamentali.





