Milano continua a essere la capitale italiana dei reati, con dati significativi per il 2025.

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, Milano si afferma nuovamente come la città italiana con il più alto tasso di criminalità, secondo uno studio condotto dal noto quotidiano Il Sole 24 Ore. Questo rapporto, basato su dati forniti dal Ministero dell’Interno, mostra che il capoluogo lombardo ha registrato circa 6.952 denunce ogni 100.000 abitanti, mantenendo così il primato per il secondo anno consecutivo.
Il report rivela che quasi un quarto dei reati a livello nazionale è concentrato nelle tre principali aree metropolitane: Milano, Roma e Firenze. In particolare, i furti e le rapine si dimostrano le categorie più problematiche, con Milano al primo posto per quanto riguarda le rapine avvenute in strada, ma non altrettanto colpita dai reati nelle abitazioni.
Analisi dettagliata dei reati a Milano
Secondo i dati, Milano si colloca al terzo posto per le violazioni sessuali, con circa 21 denunce per 100.000 abitanti. La città è seconda per i danneggiamenti, con un impressionante numero di 32.000 segnalazioni nell’area metropolitana. Inoltre, Milano occupa la terza posizione per lo spaccio di stupefacenti, con 2.209 denunce, e si posiziona al nono posto per le truffe informatiche.
Un contesto di crescente microcriminalità
La situazione della criminalità in Italia nel suo complesso mostra un incremento preoccupante, sono stati registrati circa 2,38 milioni di reati, con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Tra i reati aumentati, spiccano le violenze sessuali, che hanno visto un incremento del 7,5%, e gli stupefacenti, in aumento del 3,9%. Nonostante ciò, il numero totale di reati rispetto è diminuito del 15%.
Confronto con altre città italiane
La classifica dei reati mette Milano al primo posto, seguita da Firenze e Roma, con quest’ultima che mostra segni di crescita. In particolare, le città metropolitane presentano un tasso di criminalità molto più elevato rispetto a quelle più piccole. Le province come Benevento e Oristano segnano invece numeri decisamente più bassi, con Oristano che continua a essere considerata la provincia più sicura d’Italia.
La conseguente crescita di reati nelle grandi città può essere attribuita a vari fattori, tra cui l’aumento della popolazione di passaggio per motivi di lavoro e turismo. Questo spostamento demografico fa sì che la popolazione reale nelle metropoli superi di gran lunga quella ufficiale, aumentando così le opportunità per la criminalità.
Reati specifici e tendenze
Milano ha visto un incremento anche nei reati legati a microcriminalità, con i furti che rappresentano il 44% delle denunce. I furti in abitazione, sebbene inferiori rispetto ad altre categorie, sono comunque un fenomeno da non sottovalutare. Anche i minori e gli stranieri sono sempre più coinvolti nei reati, con un aumento del 16% negli arresti di minori per rapine in strada.
In conclusione, nonostante un calo generale nelle denunce rispetto all’anno precedente, Milano si riconferma come un punto nevralgico della criminalità in Italia, con tassi di reato che continuano a preoccupare le autorità e i cittadini. La sfida resta quella di migliorare la sicurezza, attraverso una maggiore sinergia tra le forze dell’ordine e la comunità.





